Città in tricolore per il raduno nazionale dei Fanti
In più di settemila per l'appuntamento voluto a Brescia, medaglia d’oro del Risorgimento e medaglia d’argento della Resistenza; alla città che è stata sede del 77° Reggimento di fanteria e del 30° di Artiglieria della settima Divisione "Lupi di Toscana"
In più di 7000 hanno partecipato al 33° Raduno nazionale dei Fanti quest'anno a Brescia per rendere omaggio alla città medaglia d’oro del Risorgimento e medaglia d’argento della Resistenza; alla città che è stata sede del 77° Reggimento di fanteria e del 30° di Artiglieria della settima Divisione "Lupi di Toscana"; alla provincia che più di altre ha visto i propri confini montani teatro di una logorante guerra di trincea durante il primo conflitto mondiale.
I 7000 i fanti, arrivati da ogni parte d'Italia, sono stati salutati dal presidente nazionale Antonio Beretta, sul palco assieme al sindaco Emilio del Bono e al sottosegretario alla Difesa, il generale di corpo d’armata Domenico Rossi. aver letto la lettera d’augurio scritta dal capo dello Stato Sergio Mattarella, Beretta ha ribadito il ruolo fondamentale svolto dalle associazioni combattentistiche nello scenario sociopolitico italiano; un ruolo necessario anche in una fortunata epoca di pace e democrazia. "Con la promessa - ha continuato - di difendere le istituzioni nate dalla Carta costituzionale e di restare sempre fedeli alle leggi della Repubblica, siete l’indispensabile anello di congiunzione tra Stato e cittadini, modello di valori da seguire ed esempio per le future generazioni".
Da Piazza Vittoria a piazzale Arnaldo la suggestiva sfilata. Al termine, nel cortile del Centro documentale dell’esercito nella caserma Goito, la cerimonia del passaggio del testimone dal sindaco Del Bono all’assessore del Comune di Vittorio Veneto Giuseppe Costa: città che ospiterà il raduno nel 2018.
REDAZIONE ONLINE
24 mag 2016 00:00