Chiari: una poltrona per cinque candidati
Un Centro Giovanile 2000 molto affollato ha assistito venerdì 10 maggio al confronto tra i candidati sindaco di Chiari organizzato dal circolo ACLI, ospitato dall’oratorio, e moderato da Massimo Venturelli, de “La Voce del Popolo”. Domenico Codoni, sostenuto dalle liste “Per una Chiari Virtuosa” e “Chiari Capitale Vizzardi per Codoni”, Roberto Goffi di “SiAmoChiari”, Alessandro Gozzini di “Chiari al Centro”, Marco Salogni proposto da “Comitato Civico Marco Salogni”, “Partito Democratico” e “Patto per Chiari Green”, e Gabriele Zotti appoggiato da “Fratelli d’Italia”, “Lega”, “La civica Zotti” e “Chiari Tricolore”.
Chiari è sicuramente una realtà complessa e composita e la presenza di cinque candidati ne è espressione. Riuscite a indicare i tratti principali che caratterizzeranno la vostra proposta amministrativa?
Domenico Codoni: “Noi non abbiamo una proposta amministrativa, abbiamo un sogno e le competenze e una squadra per realizzarlo. Con la continuità amministrativa. A parte il sottoscritto, tra gli altri candidati, non c’è nessuno che abbia governato Chiari negli ultimi 10 anni. Per il futuro vogliamo una Chiari sempre più casa, sempre più città, sempre più grande, sempre più ricca. Dobbiamo ritornare a essere la capitale dell’Ovest Bresciano”.
Roberto Goffi: “La nostra è una lista nuova, si presenta con l’impegno di tornare a vivere pienamente il centro storico. Un ruolo importante nella nostra città lo hanno poi sempre avuto le associazioni. Dobbiamo affiancarle, aiutarle, perché facciano rete. Altro tema è quello della sicurezza: il cittadino deve essere in grado di vivere in sicurezza la propria città. E poi lo sport e la cultura”.
Alessandro Gozzini: “Tre sono gli elementi che hanno particolarmente risalto nel nostro programma: il primo è fare sinergia con altri comuni, enti privati, associazioni; il secondo è il tema delle manutenzioni, edifici, strade, illuminazione, il verde; il terzo è l’attenzione alle persone, perché sono loro al centro dell’azione amministrativa”.
Marco Salogni: “Dobbiamo costruire una Chiari inclusiva e attenta ai bisogni delle persone attraverso l’ascolto. Dobbiamo porre attenzione al tema della casa, per giovani, famiglie, anziani, lavoratori. Necessario, poi, è fare rete con i comuni limitrofi per il tema dei servizi e istituire un servizio di europrogettazione condiviso per recuperare risorse a favore del territorio”.
Gabriele Zotti: “Il nostro progetto parte dal rilancio del livello commerciale, turistico e culturale della città. Siamo per la politica del consumo zero di suolo, proporremo un patto con i comuni limitrofi per individuare un’area vasta lungo la BreBemi ove sviluppare nuove opportunità. Siamo per una Chiari che diventi ricettiva, portando in città altre scuole, anche universitarie. Per le politiche della sicurezza occorre combattere la droga”.
C’è una sollecitazione che è giunta dai giovani. Hanno riscontrato che il centro della città è sempre meno vissuto, specialmente da loro. Come pensate di rendere più viva Chiari?
Roberto Goffi: “Dopo l’esperienza della chiusura in casa al tempo del Covid dobbiamo riportare i giovani alla vita del centro. Siamo impegnati a organizzare qualsiasi tipo di attività che possa coinvolgere i giovani, come la musica, attività culturali, incontri. magari coinvolgendo anche i commercianti”.
Alessandro Gozzini: “Mi piacerebbe ribaltare la domanda, come dovrebbe essere per i ragazzi una Chiari da vivere? Nel programma noi abbiamo la proposta delle social room, uno spazio dove i giovani possano vivere liberamenti momenti di svago, scambiarsi opinioni, elaborare progetti”.
Marco Salogni: “Proponiamo la convocazione degli Stati Generali dei giovani. E poi la costituzione di una Consulta Giovani alla quale dare fiducia. A Chiari c’è la Cittadella della Musica: ipotizziamo uno spazio in cui i giovani possano liberamente sperimentarsi. Presso la biblioteca prevediamo uno spazio di coworking. E per la casa ipotizziamo un immobile destinato ai giovani con appartamenti a canone agevolato”.
Gabriele Zotti: "Noi stimoliamo i giovani a uscire da Chiari, a viaggiare, per portare poi a Chiari le esperienze maturate. Per i più giovani puntiamo a valorizzare il lavoro delle agenzie educative presenti, gli oratori, i centri sportivi, e diciamo sì alla piscina. Per i 25/30enni il nostro obiettivo è di aiutarli a creare start up che possano portare opportunità di lavoro sul territorio”.
Domenico Codoni: “I tavoli di lavoro con i giovani organizzati dal Comune hanno messo in luce Chiari come una città di servizi, con una buona offerta sportiva, vitalità estiva, cinema all’aperto, campo da basket, skatepark e dei bei bar. Mancano alcune tipologie di negozi, manca un fast food. Il teatro S. Orsola sarà la nostra offerta di attività invernali. E vogliamo creare spazi di coworking nell’ex stenditoio”.
I prezzi per l’acquisto o per l’affitto delle case rendono complicato trovare soluzioni abitative...
Marco Salogni: “Dobbiamo costituire una Commissione Casa per valutare la domanda effettiva di alloggi e quanti alloggi sfitti sono presenti. Proponiamo di realizzare almeno 150 alloggi in social housing per giovani e famiglie e di realizzare alloggi protetti con presidi sanitari per gli anziani”.
Gabriele Zotti: “Per i giovani dobbiamo soprattutto creare opportunità di lavoro. Altrimenti la casa resterà sempre un problema. Intendiamo incentivare i costruttori a mettere a disposizione delle case con l’affitto a riscatto in modo di agevolare i giovani nel finanziamento dell’acquisto”.
Domenico Codoni: “A Chiari ci sono 1700 alloggi sfitti. Per i giovani finanzieremo maggiormente i contributi già previsti dal Comune, mentre per gli anziani ipotizziamo soluzioni abitative indipendenti all’interno dell’ex Bettolini. Il centro storico non è in fase di spopolamento: gli abitanti in centro erano 2230 nel 2014, oggi sono 2311. I negozi invece sono il 16% in meno. In dieci anni abbiamo realizzato 1000 nuovi parcheggi. Continueremo così”.
Roberto Goffi: “Vogliamo creare nuove abitazioni in edilizia convenzionata per le giovani famiglie, mentre per gli anziani pensiamo al recupero di ciò che già abbiamo. Pensiamo poi ai portatori di handicap: devono sparire dalla nostra città le barriere architettoniche. Proponiamo di verificare la possibilità di riduzione dell’IMU e degli oneri di urbanizzazione”.
Alessandro Gozzini: “Vi è necessità di mettere in campo un piano casa. Ma il Comune non dispone di immobili o terreni da mettere a disposizione. Non resta che favorire il recupero dell’esistente applicando oneri differenziati. Per il problema dei negozi di vicinato proponiamo la costituzione di un tavolo a cui far sedere commercianti, gestori, ma anche proprietari di immobili”.
Non c’è programma elettorale in cui non compaia un riferimento al tema della qualità della vita. Cosa pensate fare?
Gabriele Zotti: “Abbiamo pensato alla creazione di una cooperativa di donne, per favorire l’occupazione femminile. E abbiamo pensato alla sicurezza: dobbiamo potenziare la polizia locale... E poi opportunità per chi è disabile, centralità delle azioni delle associazioni, e lavoro, perché se manca vi è solo fragilità”.
Domenico Codoni: “La qualità della vita a Chiari è stata valutata positivamente dal tavolo di lavoro delle politiche giovanili. Un risultato che può essere migliorato ulteriormente. Aprendo un nuovo centro sportivo dedicato al calcio, realizzando palestre attrezzate all’interno dei parchi, riqualificando il percorso vita all’interno di Villa Mazzotti, investendo con l’ASST sulla prevenzione sanitaria e introducendo lo psicologo nelle scuole medie e superiori.
Roberto Goffi: “La qualità della vita passa dall’avere reddito, lavoro e salute. Il sindaco è il responsabile della salute dei cittadini, per questo deve intrecciare un dialogo continuo con le autorità sanitarie. E poi la formazione, la tutela dell’ambiente, lo sport e la sicurezza. Un cittadino deve sentirsi sicuro”.
Alessandro Gozzini: “Abbiamo nel nostro programma alloggi per anziani autosufficienti e creazione di una struttura diurna polivalente. E poi il sostegno alla famiglia declinato in tre aspetti: anziani, bisognosi di assistenza domiciliare; bambini, per i quali pensiamo a sostegni mirati proponendo l’iniziativa “una sera al nido”; disabilità, con una proposta analoga”.
Marco Salogni: “Intendiamo creare consigli di quartiere, per i quali mettiamo a disposizione 2 milioni di euro in 5 anni, per riflettere su viabilità, accesso ai servizi, alle scuole, favorire la mobilità dolce, il progetto pedibus e il progetto ciclobus. E poi la conciliazione tra lavoro, famiglia e casa, con più posti all’asilo nido, il tempo prolungato per la scuola dell’infanzia, le scuole aperte anche d’estate. Per quanto riguarda la sicurezza proponiamo di inserire un agente della locale ogni 1500 abitanti.
Perché i clarensi dovrebbero sceglierla?
Roberto Goffi: “Sono nuovo dell’ambiente, ma ho avuto la fortuna in questi otto anni di guidare una cittadina di 52 mila abitanti facendo il vicepresidente della federazione di atletica leggera lombarda. Ho conosciuto bene la politica, e collaborato con enti pubblici e Comuni. Siamo dei moderati, se vi piacciono le nostre proposte, votateci!”.
Alessandro Gozzini: “Mi presento ai blocchi di partenza forte della mia esperienza amministrativa di 10 anni, in cui ho sempre considerato i miei concittadini non come utenti, ma come persone che vanno rispettate e accolte. Se i clarensi lo vorranno faremo un tratto di strada insieme”.
Marco Salogni: “Credo di essere in debito nei confronti della mia città e quindi desidero mettermi totalmente a disposizione. Non da solo, ma con una coalizione di persone a servizio del territorio, vogliamo essere per le strade, nei quartieri, per capire le positività e le criticità sulle quali lavorare”.
Gabriele Zotti: “Dopo 10 anni di promotore finanziario, dopo 10 anni nel settore immobiliare, dopo otto anni di lavoro nel sociale in Cascina Clarabella, sono a dire votate il centrodestra, non sarò un uomo solo al comando, abbiamo le competenze per dare risposte concrete alla città”.
Domenico Codoni: “Siamo stati la prima capitale italiana del libro, stiamo tornando a essere la capitale dell’Ovest bresciano, abbiamo realizzato molti progetti virtuosi sia per l’ambiente sia per il sociale, siamo una città più bella rispetto a 10 anni fa. Non torniamo indietro. Scegliete la continuità”.