Caserma Serini: il punto
A Montichiari, in buona sostanza, dovranno essere ospitati tutti i richiedenti asilo (100/130 unità) che non hanno, per varie ragioni, diritto a rimanere in Italia
Tre anni dopo l'avvio dell'intricata vicenda l'Amministrazione comunale fa il punto della situazione sulla questione dell'ex Caserma Serini il cui destino sembra perennemente in bilico. “Abbiamo indetto per mercoledì 5 luglio alle 20,30 un incontro pubblico nel parco presso la casetta della Fascia d'Oro – specifica il sindaco Mario Fraccaro – affinché sia fatta piena luce sull'attività del Comune che è stata incessante e tesa a garantire da una parte le ovvie esigenze di sicurezza dei cittadini della zona e dall'altra gli altrettanto necessari obblighi di mediazione e gestione di una struttura presente sul nostro territorio”.
Già in tre occasioni tra il 2015 e il 2016 la giunta a guida Fraccaro aveva relazionato per garantire una puntuale e tempestiva comunicazione sulla situazione. “Preciso che sino a quel momento - continua il sindaco - si è sempre parlato di Cas, cioè di Centro di accoglienza straordinaria. Nel 2016, ENAC, dopo numerose sollecitazioni, chiarisce finalmente che l’area “ex Caserma Serini” “non appartiene più al sedime aeroportuale ed in quanto contigua a quest’ultimo subisce gli effetti dei vincoli applicabili nelle zone prossime all’aeroporto. Ne discende quale atto indispensabile da parte dell’Amministrazione comunale quello di procedere all’aggiornamento del Piano di Rischio aeroportuale finalizzato, tra l’altro, alla definizione del corretto carico antropico sostenibile in tale sito”. Il colpo di scena, se così si può dire, avviene lo scorso maggio: da Roma il Ministro dell'Interno Marco Minniti decide che l'ex Caserma non sarà più un Cas bensì un Cpr, vale a dire Centro permanente per i reimpatri.
A Montichiari, in buona sostanza, dovranno essere ospitati tutti quei richiedenti asilo che non hanno, per varie ragioni, diritto a rimanere sul suolo italico. “Anche in questo caso – precisa Fraccaro – abbiamo richiesto espressamente di non superare le 100/130 unità presso la “Serini”. Ma è stato fatto di più: si è ottenuta la garanzia che tutti i richiedenti asilo oggi dislocati in varie realtà a Montichiari saranno man mano reinseriti fuori dal Comune”.