Carpenedolo: corsa a tre per il Sindaco
Viviana Durosini (Carpenedolo Noi ci siamo), Luca Franzoni (Impegno Civico) e Tiziano Zigliani (Carpenedolo che vorrei) si sono confrontati, intervistati dal direttore del nostro settimanale, nella serata di lunedì 20 maggio all’oratorio di Carpenedolo. Sono tanti i temi emersi, riportiamo alcuni passaggi.
Una comunità cresce quando non dimentica chi resta indietro. Quali sono le vostre ricette nelle politiche sociali? Che cosa avete in animo di introdurre, potenziare o cambiare?
Viviana Durosini (Carpenedolo Noi ci siamo) Sono stati anni molto difficili a causa del Covid. La spesa per questi servizi è aumentata considerevolmente. La spesa, ad esempio, per gli assistenti ad personam in cinque anni è passata da 250mila euro a più di 500mila. C’è stato un impegno sostanziale per risolvere questa grande problematica. Dobbiamo dare ancora maggiore visibilità agli uffici (sportelli di prossimità del Tribunale, lo sportello Chiare Acque contro la violenza di genere, Informagiovani e Generazioni). Dal punto di vista delle politiche sociosanitarie, ci sono due argomenti importanti: la Rsa e i medici di base. Abbiamo individuato presso il Centro commerciale Italmark un plesso che verrà occupato dai medici di base, dai medici specialistici e dal punto prelievi. L’obiettivo è di creare appeal per i medici stessi.
Luca Franzoni (Impegno Civico) La comunità di Carpenedolo ha sempre avuto la fortuna di promuovere forme di supporto e di sostegno alle fasce più deboli, perché abbiamo il privilegio di avere un numero elevato e di qualità delle associazioni. Per migliorare, dobbiamo aumentare l’ascolto delle esigenze delle associazioni e dei cittadini. Abbiamo la fortuna di avere un tessuto socio-economico e produttivo invidiabile. Dobbiamo aiutare le fasce più deboli nel reperire lavoro: il Comune deve farsi parte attiva con gli imprenditori per stimolare le assunzioni. Il Comune deve, inoltre, potenziare la rete dei parcheggi per diversamente abili. Vogliamo creare una commissione per favorire l’integrazione con le persone di origine straniera che da anni ormai risiedono a Carpenedolo.
Tiziano Zigliani (Carpenedolo che vorrei) Faccio volontariato da più di 30 anni. So che cosa significa aiutare: dà molto di più a chi aiuta. Recentemente ho incontrato l’europarlamentare Carlo Fidanza che mi ha ricordato che ci sono tanti finanziamenti europei in grado di aiutare le persone in difficoltà. Dobbiamo trovare la cifra che serve per non lasciare indietro nessuno. Un Sindaco non può guardare solo l’Isee, deve conoscere i propri cittadini per aiutare anche quelle persone che hanno difficoltà momentanee. Noi vogliamo aiutare le famiglie in particolare quelle che hanno anziani da accudire. All’interno del nostro gruppo c’è un medico di base che si dedicherà per cercare di potenziare i medici e per attivare una struttura per le visite specialistiche.
Viviamo in realtà dove la componente anziana, a causa anche della scarsa natalità, è sempre maggiore. Quali politiche attive pensate di attivare per coinvolgere gli anziani?
Luca Franzoni I concittadini di Carpenedolo che hanno più di 65 anni sono 2.600 (il 20% della popolazione), cinque anni fa erano 300 di meno e le proiezioni ci dicono che tra cinque anni saranno 2.900. La componente anziana diventerà sempre più importante. Vogliamo proporre politiche attive, potenziando l’utilizzo degli anziani nelle uscite da scuola, favorendo lo scambio intergenerazionale… Molte volte abbiamo artigiani e imprenditori anziani che possono insegnare il lavoro. Tra le associazioni più meritevoli, abbiamo “I nonni di Carpenedolo” che erogano un servizio di eccellenza. Vogliamo potenziare la loro azione nel trasporto casa-ospedale e promuovendo corsi specifici per individuare i segni premonitori di alcune patologie; vogliamo stimolare alcune convenzioni per favorire l’attività sportiva. Oggi siamo chiamati a supportare anche gli anziani parzialmente autosufficienti. La gamma di servizi del Comune deve rispettare l’andamento demografico.
Tiziano Zigliani Dobbiamo tenere presente che gli anziani hanno percorso, prima di noi, la strada. Dobbiamo stare vicini a loro. Se sarò Sindaco, le persone potranno contare su di me. Proviamo solo a immaginare al ruolo dei nonni nei confronti dei nipoti. Ho incontrato i nonni di Carpenedolo alla Pagoda che fanno un lavoro straordinario: sono gli angeli in terra con le braccia al posto delle ali per aiutare gli altri.
Viviana Durosini Molti dei servizi enunciati sono già attivi. Il centro diurno per anziani non è fattibile. Aprire un centro diurno per anziani non autosufficienti o parzialmente autosufficienti richiede un costo insostenibile (100 euro al giorno) per le famiglie. Noi proponiamo un’alternativa fattibile: i mini alloggi protetti. Sono soluzioni abitative pensate per gli anziani che sono ancora in prevalenza autosufficienti, ma che possono vivere in un alloggio protetto. La nostra Rsa è il fiore all’occhiello per quanto riguarda la cura dell’Alzheimer. Vogliamo rendere Carpenedolo una comunità amica delle persone con demenza, cioè un centro attento a questa malattia.
Un tema di sicuro interesse è quello di natura ambientale. Recentemente è stata consegnata anche una petizione dei cittadini che sintetizzava alcune problematicità ambientali, con particolare riferimento al biodigestore. Qual è la vostra posizione in merito? Come pensate di procedere una volta eletti in questo campo? È vero che anche i Comuni al di fuori della Convenzione potranno portare il loro organico a Carpenedolo? Cosa accade se non si riesce a realizzare l’impianto entro i tempi prestabiliti (giugno 2026)?
Tiziano Zigliani Il nostro gruppo ha dei seri dubbi sull’impianto. Abbiamo fatto alcuni studi. Ci siamo accorti che non parliamo solo dell’impianto di biodigestore. Pur avendo fatto parte dell’amministrazione precedente, non ho votato l’impianto perché non avevo le idee chiare. La nostra idea è di chiedere alla cittadinanza come vuole procedere. Se il progetto si ferma, ci sarà un costo da sostenere. Se la comunità decide che non vuole l’impianto, io seguirò l’indicazione dei miei concittadini.
Viviana Durosini Su questo tema si può ragionare parlando alla pancia o alla testa. Questo progetto non vedrà la luce se non dimostrerà di essere perfetto dal punto di vista ambientale. Non voglio fare del male al territorio nel quale vivo. L’impianto è fatto di due linee: una di biodigestore e una seconda linea che si occupa della diversificazione dei rifiuti, perché i rifiuti non sono tutti uguali. Nella seconda parte dell’impianto vengono semplicemente aperti i sacchi della differenziata. Intravedo solo un modo per rendere il rifiuto una risorsa. A chi dice che fermerà tutto, rispondo che rischiamo il potere sospensivo che viene applicato dallo Stato nel momento in cui ci sono rallentamenti o sospensione dei lavori del Pnrr. La scelta più opportuna è di continuare su questa strada, ma se ci saranno difficoltà ambientali, l’impianto verrà fermato.
Luca Franzoni Noi siamo nettamente contrari alla realizzazione. Lavoro da 20 anni in questo settore. Regione Lombardia nella sua programmazione sui rifiuti afferma che gli impianti come quello di Carpenedolo non servono a nulla. Oggi il 30% degli impianti lombardi trattano rifiuti che provengono da fuori Regione: servono solo ad alimentare i flussi di rifiuti. Al momento i rifiuti prodotti da Carpenedolo vengono inviati a un impianto molto tecnologico (solo il 3% finisce in discarica dopo la lavorazione) a Bergamo che tratta una mole di rifiuti 10 volte superiore a quella prevista a Carpenedolo. Noi non sappiamo che tecnologia utilizzeremo e chi lo farà. Stiamo parlando di 130mila tonnellate di rifiuti annui (80mila dalla differenziata e 50mila il verde). Ci sono incertezze notevoli sul funzionamento. Così sacrificano anche 25 pio di terreno agricolo per ospitare i rifiuti di Lazio e Toscana. Carpenedolo avrà zero benefici. La Conferenza dei Servizi ha prodotto tante osservazioni sull’impianto. Oggi l’impianto non è approvato. Ad oggi il Comune ha speso un milione. Lo Stato potrebbe non chiedere nulla indietro o la soluzione peggiore sarà di restituire il milione di euro, ma si tratta di 25mila euro per ogni Comune coinvolto.
A fronte delle proposte avanzate in campagna elettorale, quali saranno, considerate anche le disponibilità finanziarie, le priorità del primo anno?
Viviana Durosini Il primo progetto è di finire i lavori sui tetti delle scuole e la palestra, perché mancano gli spazio per le associazioni sportive. Poi intendiamo portare avanti la riqualificazione dell’Italmark e dell’ex Apam. La terza questione è portare a termine il cantiere della nuova biblioteca, del centro studi e degli uffici comunali. Vogliamo rendere fruibile il parcheggio pensato in via De Gasperi per decongestionare i parcheggi del centro. Crediamo che sia necessario sistemare alcune situazioni difficili dal punto di vista della viabilità. Intendiamo portare avanti l’ampliamento della scuola di via Isonzo per svuotare l’edificio Corradini che, pedagogicamente parlando, non è più fruibile come scuola materna.
Luca Franzoni Nei primi tre mesi intendiamo fare una ricognizione, una mappatura, di tutti i beni comunali che necessitano di una manutenzione. Il secondo tema è stimolare l’Ats per la questione dei medici di base: il Comune deve investire per organizzare spazi attrattivi per i medici. Non siamo d’accordo a utilizzare il nuovo edificio in costruzione al Fusetto per ospitare la biblioteca. Quel vasto edificio può accogliere meglio i servizi ambulatoriali, il Museo Graziotti, aule studio, spazi per mostre e manifestazioni culturali. Ci piacerebbe anche realizzare, di fronte, delle soluzioni modulari per aprire il nuovo asilo, chiudendo il Corradini. Nei fondi Pnrr lo Stato ha individuato, se noi apriamo un asilo nido, un fondo da 860mila euro. L’abbiamo segnalato all’amministrazione, ma non abbiamo avuto risposta. Vogliamo utilizzare i soldi del Pnrr per riqualificare, non per il biodigestore. Non ha senso costruire la biblioteca lontano dalle scuole.
Tiziano Zigliani Porteremo a termine le opere già finanziate e faremo tanta manutenzione, cercando di vedere quello che non funziona.
Perchè un cittadino dovrebbe sostenere la vostra candidatura?
Luca Franzoni Non inseguiamo opere enormi. Vogliamo offrire impegno, passione e trasparenza per mettere in sesto tutto i beni perchè Carpenedolo torni a essere un paese vivibile. Vogliamo sviuppare un modello di dialogo con la popolazione: saranno i cittadini e le associazioni a fissare le priorità. Chiediamo supporto e fiducia.
Tiziano Zigliani Con noi non ci sarà un solo uomo al comando. Nella nostra squadra ci sono tante persone. Ho chiesto a tutti di esserci. Il tempo è la cosa più importante che abbiamo. Io, essendo pensionato, sarò presente. Ascolteremo i bisogni dei cittadini. Sento l’entusiasmo .
Viviana Durosini Non arrivano gli 860mila euro, perchè non sono stati finanziati. Credo in una Carpenedolo nuova, una comunità che va verso l’altro. “Noi ci siamo” non è solo uno slogan. Il futuro del nostro Paese passa dai nostri figli: quando sceglierò, lo farò guardando a mia figlia. Sono una persona che non sopporta l’improvvisazione e che crede molto nel valore dello studio. Sono una persona che non fa proteste ma proposte.