Brescia e Trento insieme per il benessere del lago: "trasferta" per Parolini e Mottinelli
Parolini e Mottinelli hanno incontrato nella giornata di ieri il presidente della provincia autonoma di Trento Ugo Rossi
In una nota congiunta i due rappresentanti istituzionali bresciani hanno sottolineato “lo spirito di collaborazione e cordialità che è emerso durante il confronto con il Presidente Rossi, che ci ha portato a condividere la necessità di rafforzare la cooperazione politico-istituzionale per affrontare insieme le questioni e le problematiche interregionali relative al Garda”.
“L’area turistica del Garda – si legge nel comunicato – rappresenta complessivamente la terza meta turistica più visitata del Paese e continua a far registrare importanti previsioni di crescita, che vogliamo accompagnare con misure e scelte politiche lungimiranti e il più possibile condivise, ma anche attraverso richieste ben precise al Governo”.
Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche l’assessore della provincia autonoma Mauro Gilmozzi, sono state esaminate in particolare le questioni connesse allo sviluppo dell’anello ciclabile del Garda sotto il profilo tecnico ed economico.
“Da entrambe le parti – hanno spiegato Parolini e Mottinelli – è emersa la volontà di portare avanti il protocollo d’intesa siglato con il ministero per il completamento della rete ciclabile del Garda e di far pressione sul Governo centrale per ottenere l’impegno economico necessario a trasformare realmente quest’area turistica in una capitale europea del cicloturismo. L’importanza strategica e la rilevanza nazionale che ha ormai assunto questo progetto merita infatti di essere sostenuta, anche perché l’obbiettivo è a portata di mano e i risultati produrranno ricadute importati per il nostro sistema economico”.
“Il fronte comune che abbiamo aperto con la Provincia di Trento nei confronti di Roma – hanno annunciato infine Parolini e Mottinelli – riguarda anche la tutela della qualità delle acque del lago, una questione molto importate che interessa tutta la filiera legata al turismo, e interessa anche le competenze della Commissione Europea. A questi soggetti istituzionali chiederemo infatti formalmente di sostenere gli investimenti rilevanti necessari a superare l’obsolescenza degli impianti di depurazione e l’adeguamento dei collettori”.
REDAZIONE ONLINE
29 mag 2015 00:00