Brend: "Donne e Architettura. Innovazione, etica, rigenerazione"
Si è tenuto giovedì 9 luglio, nell’ambito del palinsesto dei sei Workshops promossi all’interno del progetto “Brend – Fuori Expo Brescia”, l'incontro organizzato da Fidapa Brescia e Ordine degli architetti di Brescia
L’evento ha avuto il patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune, di Sistema Brescia Expo 2015 e di Padiglione Italia: l’incontro è stato organizzato in collaborazione con l'Ordine degli architetti della provincia di Brescia.
E' stata un’opportunità per far emergere “una fotografia” puntuale dell’architettura contemporanea femminile. Per tale motivo i relatori del workshop - Silvia Botti, Stefano Casciani, Cristina Bicciocchi e Patrizia Scarzella - hanno restituito un contributo sullo stato dell’arte del ruolo delle donne in architettura e nel mondo delle costruzioni.
Il loro compito è stato anche quello di fornire un punto di vista sui nuovi scenari del “fare architettura” prefigurati dalle tematiche di Expo, per meglio comprendere come è necessario orientare (e ri-orientare) la professione di architetti - designer: “E’ il momento, infatti, di unirsi per fare bene-comune – riferiscono gli organizzatori -, al di là del pubblico e privato, perché la Terra è finita e occorre riorganizzarsi, capire come tutelare e recuperare suolo, come fare economia realizzando cultura e valorizzazione (piuttosto che devastazione) delle nostre risorse”.
L’incontro è stato moderato da Paola Faraoni che – alla presenza di Gisella Pricoco, presidente di Fidapa Brescia e Umberto Baratto, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Brescia – ha introdotto i relatori sottolineando come gli architetti, oggi, siano chiamati a “lasciare una suggestione al territorio, incentrando l’attenzione sulla necessaria armonia fra uomo e ambiente”. In tal senso gli ospiti sono stati chiamati a fornire la loro testimonianza su come le donne possano essere protagoniste di questo rapporto”.
Silvia Botti, in qualità di direttrice di Abitare, ha approfondito l’aspetto dell’informazione, ma anche dell’ ascolto del territorio tramite un approccio interdisciplinare sul rapporto tra innovazione, riuso degli spazi, paesaggio. Un rapporto nel quale le donne, dagli albori dell’architettura a oggi, sono protagoniste: Zaha Hadio, Yvonne Farrell e Paola Antonelli sono solo alcuni delle grandi menti femminili citate da Silvia Botti, donne che hanno cambiato il modo di interpretare il ruolo dell’uomo all’interno della realtà circostante.
REDAZIONE ONLINE
09 lug 2015 00:00