Artiste creative
A un anno di distanza dalla nascita, l’associazione culturale Hopificio si dimostra un’intuizione di successo
Un anno fa è stata fondata l’associazione culturale Hopificio. Un’associazione che si occupa di formare, sostenere e promuovere il fatto a mano di qualità: “Creativ, crafter, maker, opi, artigiano...” si legge nella pagina Facebook dell’associazione che si è diffusa via internet.
È una storia emblematica dei tempi di oggi: l’associazione è stata fondata da Lidia Cera, una giovane donna di Trenzano con una laurea in Graphic Design e Multimedia assieme ad altre tre amiche (Sara, Chiaraluna e Lidia). Trovare la strada giusta non è stato facile.
La storia. Lidia per anni in Italia ha trovato soltanto lavori saltuari: babysitter, barista, commessa, lavapiatti… Così come molti giovani ha deciso di cercare nuove opportunità all’estero: prima negli Usa e poi in Inghilterra. Si è appassionata alla creazione di gioielli creandone di particolari con il tè rosa che solidificato permette di realizzare pezzi unici che sembrano pietre preziose da incastonare in collane, bracciali, anelli. Ha inventato un suo brand “Nectar from Heaven”, ma la vera intuizione è stato mettere tutto in vendita sulla piattaforma internet Etsy. Una vetrina per gli artisti “Handmade”, quelli che fanno e creano da sé.
Le nuove frontiere. Da lì la decisione di aiutare tutti i creativi: un blog, un negozio online e una nuova sede, l’organizzazione di decine e decine di corsi per valorizzare le competenze più diverse e disparate. Verificare per credere alla pagina Facebook “Hopificio”. Prossima tappa: l’Hopificio Hub. Uno spazio fisico dove esporre i prodotti degli shop virtuali e dare la possibilità ai potenziali clienti di vedere dal vivo prima di acquistare. Per realizzare l’Hub, Lidia e le sue amiche hanno aperto un crowdfunding. Una storia dei tempi di oggi in cui si incrociano innovazione, solidarietà, creatività, voglia di riscatto. Una storia che può essere anche presa ad esempio e imitata.