Milzano: recupero di uno scrigno
Nella parrocchiale di Milzano si è concluso recentemente il restauro conservativo della grande e ricca ancona della Madonna del Rosario
La parrocchiale di Milzano, piccolo paese della Bassa bresciana, è ai più sconosciuta. Pochi penserebbero che il suo interno si racchiude un vero e proprio scrigno d’opere d’arte. Una navata ricca di stucchi, bassorilievi e dorature, fa da contorno ai suoi splendidi altari, e ai suoi preziosi dipinti. Nonostante il paese sia molto piccolo, i suoi abitanti sono assai legati alla loro chiesa, che purtroppo sta lentamente andando in declino. Per questo motivo da qualche anno sono partite alcune iniziative per sostenere il restauro di questo splendido gioiello artistico. Su iniziativa del consiglio affari economici, guidato dal parroco precedente don Lorenzo Boldrini, e da Giuseppe Filippini, hanno preso il via alcune iniziative che hanno trovato nella popolazione un aiuto economico, che ha consentito di recuperare una piccola parte del prezioso patrimonio artistico della chiesa.
Dopo il restauro della deposizione lignea, affidato a Leonardo Gatti, e quello del coro, recuperato da Vincenzo Marini, grazie anche ad un finanziamento della Fondazione Comunità Bresciana, si è concluso recentemente il recupero conservativo della grande e ricca ancona della Madonna del Rosario. L’intervento, finanziato dalla generosa e devota popolazione milzanese, è stato affidato allo staff del Restauratore bresciano Leonardo Gatti. Il restauro, autorizzato dall’Ufficio Beni Culturali della diocesi Bresciana, e dalla Soprintendenza di Brescia, che ha seguito i lavori con la sua funzionaria Laura Sala, si è presentato piuttosto complesso, poiché l’altare fu sottoposto a più interventi di restauro e anche ad alcune modifiche. Infatti, come spiega Gatti, la parte centrale con i quindici misteri del rosario fu rubata il secolo scorso, e la struttura lignea danneggiata. La parte centrale dell’altare, composta da una parte dalla nicchia e dai nuovi Misteri del rosario, è stata pertanto sostituita durante l’ultimo intervento svolto nella seconda metà del Novecento, quando furono anche ridipinti gli sfondati e le colonne, e fu stesa una velatura a finto marmo col fine di richiamare quella dell’altare maggiore, restaurato anch’esso in quegli anni. Il risultato ottenuto ha soddisfatto appieno le aspettative della comunità, molto devota a quest’altare.
Ora il nuovo parroco, don Giancarlo Zavaglio, ha deciso di proseguire nel recupero di questo gioiello artistico, lanciando un appello, non solo alla popolazione locale, per salvare questo stupendo scrigno d’arte.