Amici del Sidamo: storia di bene che continua
Celebrati i primi 40 anni di vita dell'associazione: giovani e meno giovani che spendono le energie nell’aiutare l’Etiopia
Giornata di grande festa sabato 13 maggio, nella Casa Salesiana di Chiari. Sono stati celebrati i primi 40 anni di vita degli Amici del Sidamo, un movimento di ragazzi, giovani e meno giovani, che spendono il proprio tempo libero e le proprie energie nell’aiutare i poveri dell’Etiopia. I Sidamo, infatti, sono un popolo di agricoltori e di allevatori che abitano una zona montuosa del sud del paese africano. Tutto nacque a Parma, nell’aprile del 1983, quando dieci ragazzi vicini ai salesiani, pieni di entusiasmo e di voglia di fare si radunano per la prima volta, con il grande sogno di coltivare, in missione, la loro vocazione di servizio ai poveri.
La festa di sabato è stata l’occasione per conoscere e percorrere tutta la storia dei 40 anni di vita degli Amici. Sotto la grande tettoia dei Salesiani di San Bernardino sono stati allestiti vari stand: la stanza dei ricordi e del futuro, la mostra alla scoperta dell’Etiopia attraverso i cinque sensi, quella sui 40 anni di storia, il sogno del Rifugio in montagna a cura del Team rifugi, la presentazione della cooperativa Domani, il “Dicono di Noi” con le testimonianze dall’Etiopia, la presentazione della camminata amatoriale non competitiva di beneficenza “Quattro passi per il mondo” organizzata a Bernareggio, e la bancarella mostra mercato dei prodotti missionari. Il 40° è stato dedicato al ricordo di Padre Elio Bonomi, per tutti Abba Elio. Il sacerdote triumplino, nato a Sarezzo nel 1942 e deceduto nel 1993 a soli 51 anni, fondatore degli Amici del Sidamo. La sua figura è stata ricordata durante la S. Messa celebrata nel palazzetto dello sport dall’Ispettore Salesiano don Giuliano Giacomazzi.
Vicino all’Operazione Mato Grosso e ai poveri dell’America Latina, don Elio nel 1981, accolse con obbedienza l’invito dell’ispettore della congregazione dei Salesiani di partire per l’Etiopia, per aprire una nuova missione. Racconta don Giuliano: “L’ispettore gli chiese: hai il cuore a posto? Abba Elio aveva un cuore buono, e si consegnò, e questo gli cambiò interamente la vita. Questo racconta del Sidamo, del lasciarsi ribaltare la vita a seconda delle situazioni. Se penso ad una esperienza di fede penso a questo, rendersi vulnerabili davanti a Dio e lasciare che sia lui a indicare la strada”. Abba Elio cominciò a fondare campi di lavoro per sostenere economicamente i progetti e ebbero inizio le spedizioni estive di un mese per i ragazzi in Etiopia. Oggi gli Amici del Sidamo sono attivi in Lombardia e in Emilia-Romagna con tantissime attività. La sera la festa è continuata con gli stand gastronomici, la musica e i racconti.
