Alberto Laini arriva dritto a "Il cuore dell'Acle" vincendo il concorso nazionale
Alberto è un ragazzo di sedici anni affetto da autismo e sindrome di down, ed è il primo classificato nella categoria "AllTogether" del concorso nazionale "Il cuore dell'Acle", un'iniziativa che premia gli alunni che dimostrano di migliorare con il loro lavoro l'apprendimento e l'integrazione culturale e sociale. Alberto ha trascritto in Caa (Comunicazione alternativa aumentativa) le "Leggende britanniche" con l'aiuto dei compagni di scuola
Con il preziosissimo aiuto dell’assistente Annarosa Bertoletti, oltre che degli insegnanti e della sua famiglia, da qualche anno Alberto – che abita a Sellero e che frequenta la terza media dell’Istituto Pietro da Cemmo di Capo di Ponte – si affida alla Caa per esprimersi, leggere, studiare e informarsi. La Caa è la Comunicazione alternativa aumentativa, un linguaggio internazionale fatto di simboli semplici e immediati. Dall’assenza totale di comunicabilità, ora Alberto – attraverso le immagini – riesce a interagire con chi gli sta intorno e a costruire vere e proprie frasi.
Grazie ai progressi fatti, la sua assistente ha ritenuto possibile lo sviluppo di un lavoro che lo mettesse in relazione con l’intera classe: trascrivere in Caa le “Leggende britanniche” e presentarle in un powerpoint che conteneva la registrazione, in italiano o in inglese, dei racconti letti dai compagni. Il cd realizzato è stato inviato al concorso nazionale “Il cuore dell’Acle” (Associazione culturale linguistica educational di Roma), che aveva come obiettivo premiare i protagonisti della vita scolastica per le loro buone pratiche rivolte a migliorare il benessere, l’apprendimento, l’integrazione culturale e sociale, la didattica, lo scambio con il mondo produttivo. Nei giorni scorsi alle medie di Capo di Ponte è arrivata la grande notizia: Alberto Laini è il primo classificato nella categoria “AllTogether” con “Legend of Britain”. La prossima settimana una delegazione dell’Istituto si recherà a Roma per ritirare il premio.
Per Alberto la Caa è diventata strumento di incontro con i compagni di classe per un lavoro da svolgere alla pari, seppure con pratiche diverse. Questo ha favorito l’attivazione di competenze affettive e socio-relazionali. Il punto di forza sta proprio nel conseguimento di un risultato su cui nessuno avrebbe scommesso, certamente da attribuire alla pazienza e all’amore che Alberto ogni giorno riceve dalla sua famiglia e da Annarosa, dagli insegnanti e dai compagni.
LINDA BRESSANELLI
12 mar 2015 00:00