A Montichiari procedono i restauri in Duomo
Grazie alla generosità dei fedeli era stato possibile nei mesi scorsi porre mano al restauro dell’altare del Rosario, uno dei sei laterali del Duomo di Santa Maria Assunta di Montichiari. Ma gli interventi nella Basilica Minore non finiscono qui: altre infatti sono le parti che abbisognano di passare sotto i ferri, come l’altare del Santissimo Sacramento dove fa bella mostra di sé una “Ultima Cena”, insigne tela di Girolamo da Romano, più noto come il Romanino, risalente al 1542-1543 e da sempre uno dei gioielli più “gettonati” dai turisti in visita sotto i sei colli. Per promuoverne la conoscenza e, indirettamente, stimolare la possibilità che si recuperino fondi saranno a breve affissi in Duomo dei pannelli informativi che illustrano il valore della pala e del relativo altare avvalendosi anche del servizio fotografico che verrà prodotto da Bams della famiglia Rodella di Montichiari.
“L’opera – spiega l’abate Cesare Cancarini – sta implodendo a causa dell’umidità di risalita che in questa parte della chiesa è molto seria. Contiamo dunque di partire con i lavori nel mese di settembre, se tutto va bene”. Come per l’altare del Rosario anche in questo caso l’intenzione di don Cesare è quella di “suddividere” il lavoro in più segmenti così da rendere maggiormente sopportabile la spesa da parte dei fedeli, chiamati ad “adottare” una parte dell’intero intervento che comprenderà necessariamente anche il tabernacolo. Discorso più complesso riguarda, invece, la Pieve romanica: qui pure l’umidità ha ormai danneggiato molti degli affreschi presenti, ma l’emergenza è rappresentata soprattutto dall’impianto elettrico ormai vetusto. L’investimento, rispetto a quello in Duomo, è decisamente maggiore e l’auspicio dell’abate, comunicato durante una cerimonia religiosa, è vedere una collaborazione tra enti come già è accaduto per analoghi lavori svolti sulla copertura e sul campanile della stessa chiesa.