20 anni di Strada del vino
Pubblico delle grandi occasioni quello che lunedì 7 giugno si è ritrovato a Castenedolo nella sala Civica dei Disciplini, per un convegno dedicato ai 20 anni della Strada del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi. Dopo i saluti del sindaco di Castenedolo Pierluigi Bianchini, il giornalista Massimo Tedeschi è entrato nel merito del convegno dando subito la parola all’Assessore Regionale all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, Fabio Rolfi che ha commentato positivamente l’esperienza delle Strade dei vini. “La situazione del Covid ci spinge a essere pronti per quel turismo di prossimità che ricercherà sempre di più la gente. Per questo le Strade dei Vini sono lo strumento ideale per favorire il racconto dei nostri territori.” Con queste parole l’assessore ha poi indicato alcune linee progettuali che dovranno tenere conto, nelle politiche regionali, di queste realtà aggregate che devono diventare sempre di più un punto di riferimento e di proposta distintiva. Il giornalista Paolo Massobrio ha commentato, immediatamente dopo, che se una Strada arriva a vent’anni significa che i soggetti che si sono aggregati l’hanno considerata conveniente, altrimenti alla prima difficoltà e al primo contributo mancato sarebbero venuti meno. Detto questo ha elencato le parole chiave del turismo enogastronomico delle terre dei Longobardi, che sono la storia e l’arte, ivi compreso il racconto del genius loci dei paesi, quindi il gusto della promozione e poi il gusto che significa vini distintivi che nelle 4 espressioni del territorio hanno dimostrato cosa significa un terroir che trae dal passato la forza per essere contemporaneo e poi prodotti, agricoltura, cucina che in ogni paese dovrebbero avere l’orgoglio di una denominazione comunale.
L’intervento poi del giornalista e formatore Dario Mariotti ha posto l’accento sulla formazione, intesa come capacità di coinvolgere le persone, soprattutto i giovani e incanalare energie, mentre Gabriele Archetti, professore ordinario di Storia medievale dell'Università Cattolica di Brescia, ha fatto un gradito excursus storico ricordando l’origine del vigneto della Pusterla che è il più grande in ambito urbano d’Europa, ma anche sul concetto di sapore che nel Medioevo evocava un concetto che aveva a che fare con la salute e lo stile di vita. Suggestivo l’intervento di Domenico Pedroni, della Fondazione Provincia di Brescia Eventi, che ha detto: “La Bellezza sarà la nostra salvezza” e di Paolo Corvo, docente di Sociologia presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche,che ha approfondito il tema del turismo enogastronomico. Quindi il saluto dei due past president della Strade del Vino e dei Sapori, Luigi Bandera e Maria Bigogno, che hanno rimarcato i passaggi di un lungo cammino.
Flavio Bonardi, il presidente in carica della Strada del vino e dei Sapori Colli dei Longobardi, nel suo intervento ha spiegato "La nostra Associazione assume un ruolo fondamentale di raccordo e di rete con le istituzioni regionali, provinciali, comunali e con i consorzi del Vino. In questi vent’anni la Strada è cresciuta e oggi più che mai vuole essere un punto di riferimento per il territorio. Non siamo nati per “vendere vino o prodotti tipici”, ma siamo nati ed oggi vogliamo sempre più “vendere" il Territorio”.
Ma gli appuntamenti di questi Vent’anni non finiscono qui: sabato 12 giugno alle ore 11:30 presso il Castello di Brescia, verrà inaugurata la “Panchina rossa contro la violenza di genere” ed il prossimo 25 giugno la Strada sarà a fianco dei festeggiamenti dei 10 anni di “Brescia Patrimonio dell'Unesco”. Per la fine dell’anno, poi, è in arrivo una pubblicazione su questi vent'anni, che sarà anche una guida per conoscere i territori.
Gli eventi del Ventennale, si sono potuti realizzare grazie alla preziosa collaborazione di Arcomano Assicurazioni, ProGest s.r.l., BCC del Garda e Autobase Concessionaria d’auto ed il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Fondazione Provincia di Brescia Eventi e CCIAA di Brescia.