Continua il sogno della Germani
Sesta vittoria consecutiva per i bresciani di Andrea Diana che, con 12 punti, comandano la classifica di A1
Il basket targato Brescia continua il suo sogno. La Germani Basket Brescia, tornata nella massima serie solo da due anni, infatti, non ferma la sua corsa. Ieri ha superato anche la Grissin Bon Reggio Emilia con il punteggio di 79-68, al PalaGeorge di Montichiari ha conquistato la sesta vittoria consecutiva, riscrivendo gli almanacchi del basket bresciano: mai nessuna squadra, infatti, era riuscita a conquistare sei vittorie di seguito all'inizio del campionato di Serie A.
La maglietta celebrativa esposta da tutti i giocatori della Leonessa a fine partita servirà a ricordare a lungo questo record ma anche la soddisfazione che tutti i bresciani possono provare al termine di un lunch time guidato da Brescia dall'inizio al 40′ e condotto in porto grazie ai punti di Landry (15), Hunt (14) e Michele Vitali (13) e alle giocate di tutti i giocatori andati a referto, ognuno dei quali ha portato alla causa il proprio mattoncino per scrivere una pagina indelebile della storia della Leonessa e della sua città.
"C’è grande soddisfazione per questa bellissima vittoria – ha affermato a fine gara il coach Andrea Diana - abbiamo tenuto Reggio Emilia sotto i 70 punti, dimostrando che la difesa è la chiave delle nostre partite. Giochiamo con grande fiducia, anche nei momenti in cui le nostre percentuali si abbassano, ed è proprio in quel momento che otteniamo un grande apporto dalla nostra fase difensiva. In attacco abbiamo alternato momenti di grande fluidità ad altri in cui siamo stati poco disciplinati nell'esecuzione, ma siamo stati brevi a fare il break nel momento decisivo della partita e a chiuderla nel finale. Siamo alla sesta giornata, la strada è ancora lunga, ma vogliamo continuare sulla strada intrapresa, sapendo che la squadra può crescere ancora come qualità del gioco espresso in campo".
Il sogno della Germani continua e domenica prossima la squadra bresciana cercherà di allungarlo sul terreno della Segafredo a Bologna.