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Brescia
di VITTORIO BERTONI 27 apr 2017 09:53

Ecco Hug, un'app per fare donazioni

Tra vecchi e nuovi progetti, Medicus Mundi presenta “Hug – Tap to donate” una ‘app’ tutta italiana creata per fare donazioni a organizzazioni non profit trasparenti ed efficienti

Tra vecchi e nuovi progetti, Medicus Mundi presenta “Hug – Tap to donate” una ‘app’ tutta italiana creata per fare donazioni a organizzazioni non profit trasparenti ed efficienti. La partnership avviata nel 2016 con ‘Do Solidale’, la società nata con l’obiettivo di aprire un canale di raccolta fondi nuovo e moderno, ha avuto un primo concreto risultato: i 4.000 euro raccolti a favore del progetto “Nutrimento per i bambini del Burkina Faso” hanno consentito alla onlus bresciana di comprare e distribuire, presso 20 centri di salute dei distretti di Reo e Nanor, farine infantili arricchite con sali minerali e vitamine, sostanze nutritive indispensabili per i bambini gravemente malnutriti che vivono in quelle zone del Paese. “Con questa app – spiega il presidente di Medicus Mundi Giampiero Carosi – offriamo ai nostri sostenitori una nuova modalità, semplice e veloce, per contribuire ai nostri progetti, all’interno di una piattaforma che garantisce trasparenza e tracciabilità”. La nuova app è stata messa a punto con il duplice obiettivo di aprire un nuovo canale di raccolta fondi per le Onp e offrire un sistema sicuro per chiunque voglia contribuire a migliorare il mondo che lo circonda.

“Do Solidale – precisa il direttore della società milanese Alice Corinaldi – pubblica sull’applicazione solo interventi specifici proposti da organizzazioni che comunicano in modo trasparente il proprio operato, che sottopongono il bilancio a revisione contabile e che siano efficienti dal punto di vista dell’impiego delle risorse, investendo nei progetti almeno il 70% dei fondi raccolti”. Oggi la collaborazione tra Medicus Mundi e Do Solidale prosegue con l’attivazione della raccolta fondi a favore del progetto “Più vicini alle persone affette da Hiv”, che ha l’obiettivo di acquistare un apparecchio portatile, del valore di 5.000 euro, utile a valutare lo stato del virus dell’Hiv nel paziente in alcune zone rurali del Mozambico e stabilire l’inizio del trattamento antiretrovirale.

“Portiamo avanti la nostra missione – racconta il direttore della onlus bresciana Massimo Chiappa – rivolta ai temi della salute materno-infantile, cercando forme di partnership più ampie e moderne. Per crescere e realizzare progetti importanti è necessario che le Onp qualificate adottino i principi della sussidiarietà tra pubblico e privato e del co-finanziamento”. Passi importanti come quello della condivisione del progetto “No one out”, che vede riunite in associazione temporanea di scopo le tre principali organizzazioni bresciane, oltre a Medicus Mundi, Scaip e Svi, per favorire l’inclusione socio-sanitaria ed economica della popolazione giovanile vulnerabile in cinque slum della periferia di Nairobi.

VITTORIO BERTONI 27 apr 2017 09:53