Tirocini: i nuovi indirizzi regionali
Dal prossimo 9 giugno entreranno in vigore i nuovi indirizzi Regionali in materia di tirocini. Associazione Artigiani: "Non sono attivabili tirocini extracurriculari in favore di professionisti abilitati o qualificati all’esercizio di professioni regolamentate per attività tipiche ovvero riservate alla professione"
Dal prossimo 9 giugno entreranno in vigore i nuovi indirizzi Regionali in materia di tirocini; saranno adeguate le indennità minime di partecipazione e meglio regolamentate le durate massime possibili. Parrebbe una buona notizia: il tirocinio sarà meglio regolamentato. In realtà, le nuove norme regionali creeranno una serie di problemi, in particolare per quanto riguarda gli acconciatori ed estetiste e nello specifico per i ragazzi e le ragazze che stanno facendo degli stages che potranno poi sfociare in un inserimento lavorativo. Il problema - dice in una nota l'Associazione Artigiani di Brescia - nasce perchè le nuove disposizioni regionali introducono un nuovo limite di applicazione: "Non sono attivabili tirocini extracurriculari in favore di professionisti abilitati o qualificati all’esercizio di professioni regolamentate per attività tipiche ovvero riservate alla professione". Così dice il nuovo regolamento. In sostanza: dove serve un'abilitazione specifica non si possono fare questi tirocini. E questo apre un grande problema e pone una penalizzazione ai ragazzi. Analizzando infatti i dati relativi all'ultimo biennio, il tirocinio extra-curriculare ha dato la possibilità a molti giovani disoccupati, non solo di svolgere un'esperienza formativa e di orientamento direttamente "sul campo" ma (e soprattutto) di inserimento nel mondo del lavoro. Questa esperienza, infatti, consente ai giovani di meglio orientarsi nella scelta del futuro lavoro: attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro, delle sue dinamiche e dei suoi contenuti, è possibile capire se un certo tipo di attività è in linea con le proprie attitudini, aspirazioni e aspettative. In questo senso il tirocinio è un banco di prova che consente di meglio calibrare e definire le scelte professionali dei giovani interessati ad inserirsi nel mercato del lavoro.
Tra il 2016 ed oggi - ricorda l'Associazione Artigiani - ha promosso, tramite il suo Ente accreditato ai servizi al lavoro/formazione I.R.I.A.P.A., 225 tirocini extra-curriculari, tutti finalizzati all'inserimento/reinserimento nel mondo del lavoro; di questi circa 50 sono attualmente in fase di svolgimento, e dei restanti 175 tirocini, il 55% è stato trasformato in un contratto di apprendistato professionalizzante. Ciò significa che oltre 95 giovani, tra il 2016 ed oggi, sono stati collocati stabilmente nelle aziende artigiane a noi associate. Troviamo tale limitazione altamente penalizzante sia per i giovani che per le aziende artigiane dei settori dell'acconciatura e del benessere se consideriamo che il 50% dei tirocini attivati presso nostre aziende associate ha coinvolto proprio aziende di questi settori. Tra il 2016 ad oggi, grazie ad un tirocinio extra-curriculare di inserimento nel mondo del lavoro, circa 43 giovani in possesso di qualifica professionale di parrucchiere o estetista hanno trovato un lavoro stabile. Riteniamo pertanto preoccupante la preclusione dell'istituto del tirocinio a settori, come l'estetica e l'acconciatura, che nel corso degli anni hanno sempre dimostrato grande interesse e sensibilità verso questo strumento di inserimento in grado di perfezionare le competenze apprese dai giovani durante gli studi ed adeguarle alle reali esigenze del mercato e del mondo del lavoro.