Parità di genere: Acque Bresciane al top
Acque Bresciane SB ha ottenuto il 20 ottobre scorso la certificazione volontaria per la parità di genere secondo la prassi di riferimento PdR/UNI 125:2022, dopo aver superato con successo l’audit svolto dall’ente accreditato Bureau Veritas Italia.
"Si tratta di un traguardo che riconosce il nostro lungo impegno in tema di diversità e inclusione – commenta la Presidente di Acque Bresciane, Patrizia Belli –. Ci siamo occupati di parità di genere con misure molto concrete, come ad esempio l’integrazione del 20% rispetto a quanto previsto dall’Inps per i genitori in congedo nel primo anno di vita del figlio e l’aumento di 2 giorni di permesso retribuito per i padri in aggiunta a quelli previsti per legge. La soddisfazione per il risultato raggiunto è ancora maggiore perché si basa su indicatori oggettivi e misurabili, che abbiamo abbondantemente soddisfatto, nonostante nelle aree operative del servizio si registri ancora una presenza esclusivamente maschile".
Fra gli aspetti valorizzati nelle politiche del personale della società troviamo anche l’accesso agevolato a smart working, orario continuato o part time al rientro dal periodo di congedo e fino ai tre anni d’età del figlio e innovazione digitale per favorire pari accesso alla formazione.
Coordinatore del Comitato Guida previsto dalla PDR 125:22, il Responsabile Risorse Umane e sistemi Giovanni Gardini spiega: "La certificazione è un traguardo che si poggia su solide basi. Abbiamo deciso già da alcuni anni di fare interventi su Diversità e inclusione (D&I), consapevoli che l’impegno sociale è un elemento fondante della nostra strategia di sostenibilità. Il nostro Manifesto D&I, l’adesione a network, action plan annuali e rendicontazione degli indici di equilibrio di genere nel bilancio di sostenibilità sono temi su cui da tempo lavoriamo. Abbiamo sviluppato formazione sul linguaggio inclusivo, impegni per equità salariale a parità di mansioni, inclusione nelle opportunità di crescita professionale interna e di accoglienza dei talenti dal mercato. La certificazione è uno stimolo a proseguire in questa direzione, per farne un vero tratto culturale distintivo".
La UNI/PdR 125:2022 è entrata in vigore il 16 marzo 2022 come documento pubblicato da UNI, frutto del confronto al Tavolo di lavoro sulla certificazione di genere delle imprese, previsto dalla Missione 5 del PNRR e coordinato dal Dipartimento per le Pari opportunità con la partecipazione di diversi dicasteri.
La prassi di riferimento definisce specifici KPI (Key Performances Indicator – Indicatori chiave di prestazione) per misurare l’impegno delle organizzazioni. L’obiettivo è colmare eventuali gap fra i sessi in tema di assunzione, trattamento e salario; sostenere la genitorialità e la conciliazione vita-lavoro, ma soprattutto incidere sulla cultura delle imprese e ottenere cambiamenti sostenibili e durevoli nel tempo.
Per questo le politiche di parità di genere devono prevedere un Piano specifico, un Comitato Guida che riceva un forte mandato dalla governance societaria, un’ampia attività di formazione e informazione sul tema e un budget dedicato, come avviene in Acque Bresciane.