L'Italia riparte dall'agricoltura
L’Italia riparte con l’agricoltura e il turismo. I due settori, considerati trainanti per riaccendere l’economia, sono stati al centro della tavola rotonda organizzata il 2 luglio da Coldiretti nello scenario della Rocca di Lonato, dove, pur con numeri contingentati e seguendo il rigido protocollo imposto dalle regole sanitarie, si è tornati a riassaporare un evento in presenza. Moderati da Cesara Buonamici, vicedirettore del TG5, i relatori hanno fatto il punto su quanto si è patito, sulla situazione e sulle prospettive che ci si augura di cogliere. “Dobbiamo lavorare molto – spiega Massimo Garavaglia, Ministro del Turismo – sulla qualità totale di tutta la filiera e comunicare bene ciò che siamo, le opportunità che il nostro Paese può offrire, costruendo una vera ospitalità continuativa”.
Punto di partenza il piano nazionale di ripresa e resilienza. “Dobbiamo fare – afferma Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie – una buona programmazione dei fondi europei, mettere le imprese nelle condizioni di correre con meno burocrazia e tasse”. Dalla visione nazionale a quella regionale. “L’agricoltura – dichiara Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi – va considerata nella sua multifunzionalità. Turismo, ricettività, vita all’aria aperta e cultura sono aspetti interconnessi che offrono all’agricoltura grandi opportunità”. Il percorso di rilancio dal punto di vista economico. “Per incentivare la ripresa – precisa Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo Economico – cercheremo di mettere in campo una politica di filiera. La Regione deve pensare a coprire i buchi della formazione professionale, della ricerca e dei percorsi di internazionalizzazione”. Una sfida da cogliere e da vincere insieme. “Siamo in un territorio splendido – conclude Ettore Prandini, Presidente Coldiretti – che tutto il mondo ci invidia e l’agricoltura può essere il valore aggiunto che può accompagnare una maggiore consapevolezza di quello che il Paese può offrire. Si deve creare un meccanismo per il quale valorizzando un territorio si valorizza tutto ciò che quel territorio rappresenta anche dal punto di vista culturale”.