Invalidità civile
Dal primo gennaio 2010, la procedura relativa alla domanda per l’invalidità civile è cambiata radicalmente. Le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità devono essere presentate per via telematica all’Inps. Le indicazioni dell'Fnp Cisl
Dal primo gennaio 2010, la procedura relativa alla domanda per l’invalidità civile è cambiata radicalmente. Le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap L. 104/92 e disabilità L. 68/99 devono essere presentate per via telematica all’Inps (è stato il primo prodotto a passare da “cartaceo” a“telematico”). La quasi totalità delle pratiche di questo tipo sono gestite dai patronati. L’invalidità civile, oggi, rappresenta una tutela sociale ma anche un vero e proprio ammortizzatore sociale dove c’è assenza di lavoro/pensione o situazione di povertà.
L’iter delle pratiche di invalidità civile si articola nel seguente modo: il cittadino si reca dal dottore per farsi fare il certificato medico telematico cheha validità per 90 giorni; con tale documento deve poi inviare la domanda diaccertamento sanitario all’Inps tramite pin o con il patronatodi fiducia; a seguito della presentazione della domanda diaccertamento sanitario, il cittadino viene convocato incommissione medica Inps per la valutazione sanitaria. I malati oncologici hanno la priorità e vengono chiamati entro15 giorni dall’invio della domanda; l’Inps, dopo la visita, invia il verbale a casa del cittadino con l’esito; se l’esito sanitario dell’invalidità civile o dell’indennità di accompagnamento èpositivo, bisogna attivare la “fase concessoria” ossia una vera e propria praticaper chiedere il pagamento della prestazione riconosciuta (il cosiddetto modello AP70). In tale istanza, anch’essa telematica, bisogna indicare l’Iban, i redditi, le date di ricovero, la titolarità di altre pensioni di invalidità, ecc..;se l’invalidità civile o l’indennità di accompagnamento non viene riconosciuta bisogna valutare l’azione giudiziaria.
La legge prevede infatti sei mesi di tempo, pena decadenza, per agire in giudizio. Serve la perizia medico-legale. I tempi medi di questo iter legale sono 12 mesi per Milano. Il ricorso amministrativo, per tale pratica, è stato abrogato. I tempi di liquidazione delle prestazioni di invalidità, se non ci sono intoppi particolari, entro 2 mesi la prestazione viene liquidata. Questi tempi però possono essere ulteriormente migliorati se l’Inps mettesse a disposizione dei patronati un applicativo più performante per consultare i verbali sanitari “positivi” in modo da attivare la fase con cessoriai mmediatamente.Dopo la visita in commissione medica, infatti, il verbale viene inviato via posta al cittadino e dobbiamo attendere che l’interessato si rechi nei nostri uffici Inas per prima dargli spiegazioni sull’esito e poi per presentare la pratica per mettere in pagamento quanto riconosciuto. Se la procedura telematica dell’Istituto, messa a disposizione dei patronati per lagestione di queste pratiche, permettesse di filtrare quotidianamente i “nuovi” verbali pubblicati dalle Commissioni Mediche, si potrebbe invece invitare immediatamente i cittadini per attivare la fase concessoria e quindi il pagamento della prestazione. Tenendo conto che la maggior parte dei richiedenti sono anzianie/o gravemente malati sarebbe auspicabile una procedura il più veloce e snella possibile per il riconoscimento di queste prestazioni a tutela della loro fragilità.