Intelligenza artificiale e futuro del lavoro
A Orzinuovi un interessante convegno promosso da Confartigianato
Il mondo cambia, è in continua evoluzione; il modo di lavorare cambia. A velocità sempre maggiore. Come riuscirà il mondo dell’artigianato e dell’impresa, in cui il lavoro manuale conta ancora eccome, ma “in cui ogni giorno le macchine uccido posti di lavoro” (Tonino Zana), a reggere l’impatto delle impetuose novità introdotte dall’Intelligenza Artificiale?
Di questo tema fondamentale si è parlato nei giorni scorsi al Centro culturale Aldo Moro, nell’ambito della 75esima edizione della Fiera di Orzinuovi, nel convegno organizzato da Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale dal titolo “L’intelligenza artificiale e l'impatto su lavoro e impresa”, con gli interventi di Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, e Matteo Linotto, imprenditore del settore digitale e socio di Neosperience.
Durante la mattinata sono stati illustrati dai relatori numerosi esempi dei cambiamenti in atto. In un mondo che sempre evolve e progredisce. Così negli anni si è passati dal tagliare il ghiaccio e utilizzarlo per conservare gli alimenti, ai frigoriferi; dal trasporto trainato dai cavalli, ai treni e alle automobili, per arrivare oggi alle auto senza autista.
I cambiamenti sono sempre più veloci. E oggi con l’intelligenza Artificiale c’è un ulteriore fondamentale salto di qualità. Che Matteo Linotto ha spiegato bene: “l’Intelligenza Artificiale riproduce il pensiero umano attraverso una macchina". Agisce a metà tra pc e learner. E’ in grado di apprendere, e di riprodurre ciò che ha appreso applicandolo alle funzioni che gli sono richieste.
Tra gli esempi portati da Linotto, la sala è stata molto colpita da quanto sta accadendo in Estonia. Dove si sta sperimentando il servizio gratuito del Giudice Robotico. “Dove c’è un contenzioso, il robot ascolta le ragioni delle parti, e poi sulla base della giurisprudenza propone una soluzione. Nel 90% dei casi le parti accettano e decidono di non andare in tribunale".