Dagli studi di settore agli isa
Da Associazione Artigiani di Brescia e Provincia la richiesta di una ulteriore messa a punto
Sono circa 150.000 in Italia le piccole imprese congrue agli studi di settore che, a causa della prima applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità, potrebbero ottenere una valutazione negativa con un valore ISA inferiore a 6. “Un dato che desta preoccupazione e che vede ancora una volta protagoniste le piccole aziende alle prese con questa “pagella dell’affidabilità dei comportamenti fiscali dell’imprenditore”, che, come sottolinea il Presidente di Associazione Artigiani Bortolo Agliardi, potrebbe non essere sempre coerente con la realtà dei bilanci delle imprese e che sta creando una ulteriore preoccupazione nella vita delle piccole aziende protagoniste del difficile panorama dell’economia italiana.”
Gli Indici Sintetici di Affidabilità, a differenza degli studi di settore che stimavano annualmente la congruità dei ricavi e dei compensi del contribuente in relazione all’analisi del sistema complessivo di gestione dell’attività economica esercitata, misurano invece con un metodo statistico-economico dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta, 8 anni, fornendo una sintesi di valori che consente di verificare la normalità e la coerenza dal punto di vista fiscale della gestione aziendale dei contribuenti, espressa poi nel voto finale. Un voto che se compreso tra 6 e 7.99, come sottolineato dalla Agenzia delle Entrate, non comporterebbe di per sé l’attivazione di un’attività di controllo ma la definizione delle specifiche strategie basate su analisi del rischio di evasione fiscale. “L’Associazione Artigiani, prosegue il Presidente Agliardi, accoglie la preoccupazione delle piccole imprese e chiede una ulteriore valutazione sulla applicabilità degli ISA prima che possano essere utilizzati come strumento di selezione delle posizioni da sottoporre ad accertamento, per coloro che hanno un punteggio inferiore a 6.”