Cessione del credito: Assoartigiani preoccupata
Apprensione e preoccupazione vengono espresse dall’Associazione Artigiani di Brescia in seguito alle dichiarazioni fatte dai due maggiori istituti di credito italiani, Unicredit e Banca Intesa, riguardo a una loro imminente riduzione o blocco all’acquisto del credito d’impresa.
“Questo – afferma il Presidente Bortolo Agliardi – rischia di mettere in seria difficoltà sia i committenti che le imprese. E anche l’economia, perché la possibilità di riqualificare energeticamente un immobile è stata per il settore edilizio un vero e proprio volano e la cessione del credito come forma di pagamento un fattore moltiplicativo. Ci sono moltissime imprese e cittadini che hanno già iniziato i lavori del 110 e ora si trovano la sorpresa che le maggiori banche nazionali non ritirano più il credito, o comunque porranno dei limiti molto alti rispetto a quella che è l’esigenza del mercato: questo passo indietro espone le imprese a un rischio default, perché non riusciranno mai a sorreggere questo peso economico”.
La linea dei gruppi bancari peserà secondo Agliardi non solo sul settore dell’edilizia, ma su tutta l’economia: “La riduzione o il blocco del ritiro della cessione del credito espone a un rischio gravissimo il comparto edilizio che in questo momento sta trainando altri settori fermi a causa delle speculazioni energetiche e della difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime”. Quindi “fermare ora questo motore è avventato”. Ci sono stati dei rallentamenti dovuti al decreto antifrodi, per Agliardi ben vengano “i paletti che limitano le frodi, non è questo il punto. Le truffe sono state generate anche perché la normativa è poco chiara e subisce continue modifiche. Ben venga ed esempio l’introduzione nel bonus facciata di una maggiore rigidità nella struttura di verifica e di un aumento dei controlli e delle valutazioni intermedie, ma ora lo Stato deve essere in grado di garantire che nel momento in cui l’impresa è pronta a fare la cessione ci sarà l’interfaccia che ritira la cessione del credito: sono necessarie risposte chiare sia ai cittadini che alle imprese”.
Già alle imprese è stato chiesto molto: “la banca firma infatti solo alla fine dei lavori l’acquisto del credito, quando l’advisor della banca stessa certifica che il lavoro è ben fatto e che merita il credito, fino a quel momento per tot mesi e ingenti risorse economiche l’impresa è scoperta, nella speranza che la banca accetti il credito”.
L’Associazione Artigiani di Brescia si è già mossa, sollecitando le forze politiche a intervenire perché non vengano affossati il mercato edile, la fiducia dei cittadini e l’obiettivo della riqualificazione energetica urbana. “Lo Stato – conclude il Presidente - deve immediatamente avviare una trattativa con le banche e trovare la quadra per uscire da questo impasse oppure decretare l’annullamento dei contratti in essere altrimenti questo porterà al fallimento di molte aziende”.