Brescia capitale dell'economia circolare
Incontro di fine anno in Aib. Nonostante le difficoltà del momento, Brescia e i suoi industriali pensano alla grande e scommettono sul futuro. Per il futuro di Pasini in Confindustria, invece, occorre aspettare sino al 23 gennaio prossimo
Con la corsa per la presidenza di Confindustria "fuori gioco" per via del codice etico adottato dall'associazione di viale dell'Astronomia di Roma, Giuseppe Pasini, presidente di Aib ha concentrato le sue riflessioni dell'incontro di fine anno con la stampa bresciana sui dati recenti dell'economia locale e su alcuni grandi temi che anche da via Cefalonia vengono seguiti con gtrande interesse.
Il presidente di Aibn ha ricordato come l'anno ormai prossimo alla conclusione lasci in eredità al 2020 alle porte qualche preoccupazione. Le ultime rilevazioni dell'Ufficio studi di Aib, infatti hanno certificato l'insorgere di una situazione di difficoltà, con una frenata della produzione metalmeccanica dopo 23 trimestri consecutivi di crescita. "Si tratta di un rallentamento - ha ricordato il presidente Pasini - dovuto sicuramente alle politiche commerciali adottate dall'amministrazione Trumo, ma anche allo stretto rapporto che esiste tra il sistema produttivo bresciano e la Germania". Le difficoltà che anche il Paese guidato da Angela Merkel sta attraversando si fanno così risentire anche sull'economia bresciana, strettamente legata alla produzione tedesca. "Non è un caso - ha continuato ancora il presidente di Aib - che spesso di parla di Brescia come della più tedesca delle provincia italiane".
Pur definendo i numeri del trezo trimestre 2019 "non eclatanti", Pasini ha invitato a non sottovalutarli perché, probabilmente, segneranno anche i primi 6 mesi del 2020. "Brescia - ha continuato - ha comunque i mezzi e glui strumenti per riscattarsi e superare questa fase di difficoltà", nonostante un mercato interno che non cresce e che è il segnale di un Paese sostanzialmente fermo.
Nonostante le difficoltà Pasini ha lanciato sfida per fare di Brescia la capitale nazionale dell'economia circolare, un modello a cui anche l'Europa possa guardare. "Brescia sta anticipando la sfida ambientale che anche la nuova presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha lanciato, ma il suo sistema produttivo non può essere lasciato solo". Senza un preciso impegno del governo molti comparti sarebbero a rischio. "Sostenibilità - ha continuato Pasini - è una parola affascinante, ma senza precise scelte politiche rischia di suonare sterile. Sostenibilità chiede invece un cambiamento generalizzato che non può essere lasciato solo al mondo dell'industria".
Brescia, comunque, sta facendo la sua parte, come dimostrano le collaborazioni che Aib ha avviato con le due università cittadine e con il mondo della scuola sul terreno dell'economia circolare, anticipando un cambio di passo che dovrebbe essere di tutto il Paese.
Un cambio di passo che potrebbe trovare slancio anche da una situazione complicata come quella in cui versa l'ex Ilva di Taranto. "Al di la di come si evolverà una vicenda in cui le colpe non stanno tutte da una parte - ha sottilineato il presidente di Aib - la viceda del più grande polo siderurgico d'Europa potrebbe essere l'occasione per progettare una nuova politica industriale in un settore che continua a essere strategico per il Paese", approfittando anche della straordinaria convergenza di pensieri che oggi sembra accomunare mondo della produzione e sindacato sulla "necessità" nell'economia Paese del settore siderurgico.
Un Pasini presidente di Confidustria quale apporto potrebbe portare a questi scenari? Ad oggi impossibile dirlo, non perché il leader dell'Associazione di via Cefalonia non abbia idee in proposito, ma perché per via di un codice di autoregolamentazione interno, si potrà parlare di candidature e di corsa alla presidenza solo a partire dal 23 gennaio prossimo, quando si sarà insediata la commissione dei saggi che dovrà valutare la portata di ogni singola candidatura, con un meccanismo che portarà all'assemblea di maggio con la proclamazione del successore di Vincenzo Boccia.
Bocche cucite, dunque, ma alcuni passaggi che Pasini da presidente Aib sta affrontando per fare di Brescia la capitale di un'economia circolare, potrebbero essere punti importanti anche di un eventuale "programma politico" per Confidustria.