Apindustria solidarizza con i penalisti
Douglas Sivieri: "Apindustria Brescia solidarizza con la protesta degli avvocati penalisti contro la riforma che, dal prossimo anno, prevede che dopo la sentenza di primo grado il termine di prescrizione rimanga sospeso all'infinito"
Apindustria Brescia solidarizza con la protesta degli avvocati penalisti contro la riforma che, dal prossimo anno, prevede che dopo la sentenza di primo grado il termine di prescrizione rimanga sospeso all'infinito. La prescrizione è un diritto non solo costituzionalmente garantito, ma anche un basilare diritto “umano” di essere giudicati in un tempo ragionevole e non “sine die”. Pensare che, abolendo la prescrizione, si accorcino i tempi della giustizia, è in realtà alibi per evitare di mettere mano alla burocrazia, alle risorse e agli efficientamenti necessari per fare in modo che tempi e procedure diventino davvero certi. Nella pratica, non per legge. Già oggi la gran parte dei processi va in prescrizione prima del primo grado di giudizio.
Per Apindustria è doveroso difendere la certezza dei tempi della giustizia, sia in quanto valore costituzionale sia ai fini di un corretto sviluppo delle relazioni economiche. Vale per i soggetti economici che in Italia già operano e vale per i possibili investitori stranieri, senz'altro non incoraggiati dalle inefficienze italiane in materia di giustizia. L'Italia, la fonte è il ministero della Giustizia, è al trentacinquesimo posto (su 42!) in Europa per l’efficienza del sistema giudiziario. Negli anni qualche miglioramento c'è stato ma, come sottolineato anche dall'ultimo rapporto della Banca d'Italia, «la durata media dei procedimenti definiti, benché in lieve diminuzione, rimane elevata». Insomma, la strada per avere un sistema giudiziario efficiente è ancora lunga e accidentata. La scorciatoia del 'fine processo mai' non aiuta il sistema, lo rende ancora meno attraente.