Ance aderisce al Sistema Brescia per la viabilità
Per il presidente Massimo Deldossi serve una coesione granitica come le nostre montagne
Ance Brescia giudica positivamente la proposta del deputato forzista Maurizio Casasco, che si è reso in questi giorni protagonista di una rinnovata proposta per un “Sistema Brescia”, in grado anzitutto di sviluppare la rete infrastrutturale territoriale, sempre più in difficoltà, non solo lungo l’asse della A4. “Aderiamo con convinzione all’iniziativa – afferma Massimo Deldossi, presidente dell’associazione dei costruttori di via Foscolo – nella convinzione che non si tratti di uno dei tanti tavoli dove a prevalere sono le enunciazioni, bensì di una regia fondamentale per l’economia del Bresciano”. Il leader degli edili bresciani, nonché vicepresidente nazionale di Ance, ritiene prioritario che il tavolo non abbia confini, nella convinzione sia necessario ed opportuno: “Che su tale tematica si faccia squadra tra tutte le forze di Brescia, nessuna esclusa. È un aspetto fondamentale per raggiungere risultati e che quasi sempre manca. In questo caso, data la posta in palio, serve una coesione granitica come le rocce delle nostre montagne”. Ance Brescia, quindi c’è, peraltro in stretta sintonia con la posizione di un altro leader bresciano del settore, Tiziano Pavoni, presidente di Ance Lombardia. La nostra posizione – continua Deldossi – si basa su elementi oggettivi: Brescia figura stabilmente ai primi posti dell’economia nazionale e ai vertici delle economie provinciali europee. L’ampliamento della direttrice Brescia – Verona, peraltro in diretto collegamento con la Brescia – Bergamo – Milano è un intervento d’interesse sicuramente regionale, ma pure dell’intera dorsale Est Ovest del Nord Italia, con tutte le ricadute e ripercussioni sui dinamici distretti produttivi che la caratterizzano”. I vertici dell’Ance locale – la seconda a livello nazionale per rilevanza – pongono l’accento su un ulteriore aspetto, richiamando quanto avvenuto con la Brebemi, ovvero la rilevanza delle opere infrastrutturali locali; quindi, del positivo impatto sulla diffusa e trafficata viabilità, collegate all’intervento primario. Interventi su vincoli, nuovi tratti di collegamento o ampliamento di arterie vetuste e inadeguate, con il risultato di garantire una maggiore sicurezza stradale. Tema non indifferente per la qualità della vita dei cittadini, a maggior ragione se consideriamo la pericolosità di molti tracciati stradali della nostra provincia. Dall’osservatorio dei costruttori emerge la necessità di intervenire per migliorare l’accesso e l’uscita quotidiana delle migliaia di persone – e vetture – che si spostano da Ovest, ovvero da Valcamonica, Sebino e Franciacorta; Est, dal Garda e dalla Valsabbia; da Sud dalle principali direttrici della vasta Bassa e da Nord, dalla Valtrompia. Traffico al quale è da sommare quello altrettanto intenso del popoloso hinterland cittadino. “Il traffico è aumentato esponenzialmente – dichiarano i vertici di Ance Brescia – servono interventi corali per evitare che collettivamente si spendano ore ed ore in coda, con pesanti danni per i cittadini, le imprese e l’ambiente”.