Agricoltura lombarda: crescita e sostenibilità
Nell’ultimo anno, le imprese agricole della Lombardia hanno nel complesso confermato la loro attenzione alla sostenibilità. E insieme alla gestione degli impatti ambientali e sociali, molte investono sulla valorizzazione del capitale umano e la qualità dell’occupazione: tanto che il 45,2% - quasi una su due - è impegnata a offrire rapporti di lavoro stabili e a favorire la presenza di donne e giovani al suo interno.
Lo evidenzia la seconda edizione del Rapporto AGRIcoltura100, progetto pluriennale promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved per valorizzare il contributo del settore al rilancio sostenibile dell’Italia. La ricerca ha indagato l’impegno Esgd delle aziende agricole del Paese nei diversi ambiti della sostenibilità – E (Environment - ambientale), S (Social - sociale), G (Gestione - gestione dei rischi e delle relazioni), D (Development - qualità dello sviluppo) -, dedicando un focus specifico alla Lombardia Numeri alla mano, quasi un’azienda agricola su due (48%) nella regione ha un livello generale di sostenibilità alto o medio alto. E proprio un’impresa della Lombardia, la Ronco Calino Società Agricola Srl di Adro (Brescia), è stata premiata oggi essendosi distinta in Italia per il suo impegno nella qualità del lavoro e occupazione dei giovani. Il maggiore tasso di iniziativa delle aziende agricole lombarde si conferma nella sostenibilità ambientale, con ad esempio un 71,2% che concentra importanti sforzi nel controllo e riduzione delle emissioni.
Notevole anche l’impegno nella sostenibilità sociale, dove il 33,5% è impegnata in iniziative a sostegno dei diritti e della conciliazione tra vita lavorativa e familiare. Nella gestione dei rischi, ben l’88,7% si tutela con polizze assicurative specifiche (in Italia lo fa il 76,5%) e un ulteriore 55,5% è impegnato nella valorizzazione dei rapporti con la comunità locale. Ma è nella qualità dello sviluppo che emergono alcuni tra i dati più interessanti. Il 45,3% delle imprese regionali investe in un’importante qualità dell’occupazione, rispetto a una media nazionale del 35,9%. Una quota elevata (37%) si è anche resa fortemente competitiva sul mercato, presidiando con efficacia i canali distributivi e integrando attività diverse da quelle primarie. Questi aspetti sono complessivamente correlati al livello di sostenibilità: le imprese più sostenibili hanno anche la migliore qualità dell’occupazione e alti livelli di innovazione e competitività. In altre parole, conferma la seconda edizione del Rapporto, scaricabile dal sito www.agricoltura100.com, investendo in sostenibilità le imprese agricole generano un impatto positivo sull’ambiente e la società e insieme rafforzano il proprio business