Agricoltura è sostenibilità
Sostenibilità è una parola dalle tante sfaccettature, che toccano anche e soprattutto l’agricoltura: abbiamo il compito di trasmettere l’impegno del settore in questa sfida. Questo il cuore dei temi trattati durante il sesto webinar “Sempre in contatto”, la mattina di venerdì 19 marzo, promosso da Coldiretti Donne Impresa Brescia e dedicato alla sostenibilità in agricoltura. Moderati dal vicedirettore di Coldiretti Brescia Mauro Belloli, sono intervenuti: Gianni Gilioli responsabile Agrofood Lab e coordinatore del corso di laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili dell’Università degli Studi di Brescia, Simone Frusca responsabile ufficio tecnico Coldiretti Brescia, Stefano Lancini imprenditore in agricoltura sociale, Silvano Brescianini vicepresidente di Coldiretti Brescia e Nadia Turelli responsabile Donne Impresa Brescia e imprenditrice agricola.
“Mai come in questo periodo storico – precisa in apertura Nadia Turelli - dobbiamo trovare un modo per restare uniti e informati, il mondo si evolve e non possiamo fermarci. A pagare il prezzo più alto della pandemia sono le donne, un patrimonio di competenze che la nostra società non può permettersi di perdere. L’agricoltura femminile è multifunzionale e fornisce diversi servizi: dagli agriasilo alle fattorie didattiche, dove le attenzioni al sociale e alla biodiversità sono prioritarie. I benefici dell’agricoltura sostenibile sono innumerevoli, a vantaggio dell’ambiente e del consumatore finale. Gli investimenti non sono immediatamente convenienti dal punto di vista economico, ma la lungimiranza imprenditoriale porta benefici sia in termini di qualità delle produzioni, apprezzate sul mercato, sia per la tutela ambientale e gli obiettivi comunitari dello sviluppo green”.
A Gianni Gilioli, responsabile Agrofood Lab e coordinatore del corso di laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili dell’Università degli Studi di Brescia, il compito di approfondire dal punto di vista tecnico e strategico il ruolo dell’agricoltura nel percorso della transizione ecologica. “Il concetto di sostenibilità – spiega il professore - non è ancora scientificamente maturo e si presta dunque a manipolazioni ideologiche. Siamo dunque chiamati a misurare di cosa si tratti, con i giusti strumenti, e di fare una corretta comunicazione. Le principali sfide riguardano i trend produttivi, il cambiamenti dei consumi, i movimenti delle filiere agroalimentari, con tutte le problematiche del loro impatto su biodiversità ed ecosistemi. L’agricoltura è un processo ambientale e la sua evoluzione green va ripensata secondo un modello che possiamo definire di “intensificazione sostenibile”. Ciò significa incrementare le produzioni riducendone l’impatto, senza perdere di vista le rese, quindi la garanzia di fornire cibo sufficiente e di mantenere la redditività aziendale. La strada è dunque quella dell’approccio integrato: la tecnologia 4.0 non serve solo a modernizzare un’azienda, ma diventa strumento di sostenibilità del sistema biologico di partenza, per una gestione intelligente dell’insieme. Insomma, è importante coltivare conoscenza, cultura e formazione in questa prospettiva integrata”.
Il territorio bresciano, in questo senso, è già protagonista di interventi e di strategie innovative. “Il nostro percorso sostenibile - spiega Silvano Brescianini, vice presidente di Coldiretti Brescia, imprenditore vitivinicolo e presidente del Consorzio Franciacorta – parte già negli anni 90, con tutte le perplessità di quel periodo, di natura economica ma soprattutto culturale. Dall’incertezza iniziale, passo dopo passo abbiamo raggiunto importanti obiettivi verso la proposta di un vino completamente biologico. L’impatto sociale, economico e ambientale di queste esperienze sta toccando tutto il territorio franciacortino, dove un numero sempre maggiore di aziende investe in questo tipo di coltivazione e di produzione. La presenza sul territorio di un nuovo corso di laurea in Sistemi Agricoli Sostenibili non può che rafforzare il ruolo pioneristico di Brescia e dei suoi imprenditori nel promuovere innovazione, difendere il made in Italy e aumentare la competitività del nostro wine & food sui mercati internazionali”.