A Brescia tiene l'export
In controtendenza rispetto ai dati nazionali (in calo). Orizio (Apindustria): "Fase complessa, mercato ed esportazioni sono in trasformazione". Venerdì all’Auditorium Santa Giulia il Brixia Business Match dedicato all’internazionalizzazione delle Pmi
Nel primo trimestre 2019 le esportazioni bresciane hanno avuto un valore di 4.153.722.358, in crescita dello 0,58% rispetto all'analogo periodo del 2018. Una lieve crescita, comunque positiva, in controtendenza rispetto al dato lombardo e del Nord Ovest, entrambi in calo del 2%. In lieve calo sono le importazioni: 2.431.887.653 contro i 2.524.007.837 del primo trimestre 2018. Ad osservarlo è l’Ufficio Studi di Apindustria attraverso una rielaborazione dei dati sulle esportazioni italiane diffusi oggi dall’Istat. A livello di macro aree, le esportazioni risultano in calo nell'area UE (-1%). In crescita però l'export verso la Germania (876 milioni circa, +0,7%), il principale partner delle imprese bresciane, con segno negativo al contrario il flusso di beni e servizi verso la Francia (474,7 milioni di euro, -5%). Fuori dall'Europa continuano ad avere il segno positivo i valori verso gli Stati Uniti: nel primo trimestre 2019 le esportazioni bresciane hanno superato quota 269 milioni di euro, +5%). In crescita anche l'export verso l'America Latina (99 milioni di euro, +11%) e verso l'Asia (408 milioni di export, +5,6, contro 338 milioni di euro circa di import complessivo). Positiva la performance con l'India (34 milioni di euro nel primo trimestre, +17%). Col segno positivo anche l'export verso l'Africa: 129,7 milioni di euro contro i 116,3 del primo trimestre 2018. Un primo trimestre quindi nel complesso stabile. Nel 2018 le esportazioni bresciane avevano sfiorato i 17 miliardi di euro, con una crescita di circa il 7% rispetto all'anno precedente.
«Dopo tanti trimestri positivi, una fase di assestamento è nell'ordine delle cose - afferma Alessandro Orizio, Vice Presidente di Apindustria con delega all'Internazionalizzazione -. Bisognerà vedere se è solo un aggiustamento congiunturale o invece la spia di altri processi. Quello che è certo è che molte cose stanno cambiando a livello di mercati, sia nella produzione, pensiamo all'automotive, che nelle regole di funzionamento, tra dazi da una parte e incentivazione agli investimenti diretti nei Paesi dall’altra». Il Brixia Business Match, l'evento promosso dedicato all'internazionalizzazione promosso da Apindustria in programma venerdì nell'Auditorium di Santa Giulia, dedicherà particolare attenzione proprio a tali aspetti. Tre i Paesi, in particolare, verso cui si punterà l'attenzione, ovvero Stati Uniti, India e Qatar: «Gli Stati Uniti sono la storia di tante relazioni commerciali - ricorda Orizio -. Tante imprese bresciane sono presenti da tempo, ma tante altre stanno chiedendo come muoversi. L'India è un grande mercato aperto nel continente asiatico, è il futuro. Il Qatar è un paese ricco di opportunità al quale diverse imprese bresciane guardano con sempre maggiore attenzione». I dati delle esportazioni bresciane verso questi tre Paesi lo confermano. Nel 2018 le esportazioni bresciane verso gli States hanno raggiunto 1,17 miliardi di euro (+15,8% sul 2017). Il 2018 è stato un anno di passaggio con l’India: le esportazioni bresciane, oltre 157 milioni di euro per una crescita del 16% rispetto all’anno precedente, hanno superato le importazioni (150 milioni di euro circa). Minore, ovviamente, il volume di affari verso il Qatar, ma mercato in crescita esponenziale: nel 2018 gli oltre 55 milioni di euro di esportazioni sono stati più del doppio di quanto fatto nel 2017 (22,7 milioni).