126,7mln di euro richiesti ad Artfidi
Ammontano a 126,7mln di Euro le richieste di Finanziamento da parte delle Imprese ad Artfidi Lombardia nel 2022, di cui 46,7mln a breve termine e 80mln a medio lungo termine.
In aumento le richieste con durata media 60 mesi che passano dal 19,18% del 2021 al 43,34% del totale nel 2022. La forma tecnica dei Finanziamenti ha visto nel 2022 una crescita del Credito Diretto che rappresenta con 11,1mln l’8,83% del totale. Le richieste di finanziamento sono state presentate per il 76,1% da Imprese di servizi e per il restante 23,9% da aziende di produzione. Quanto alla tipologia d’Impresa che si rivolge ad Artfidi il 38% è rappresentato dall’Artigianato, il 29% Commercio, il 18% Industria, il 7% Agricoltura e per il restante 5% da Professionisti.
Al fine di favorire la concessione di finanziamenti mediante garanzia pubblica nell’attività di controgaranzia dei Confidi, continua ad essere essenziale l’attività del Mediocredito Centrale e di Finlombarda come sottolinea Enrico Mattinzoli Presidente di Artfidi Lombardia, il Direttore è Francesco Gabrielli, due realtà che operano con la medesima finalità e che hanno permesso al tessuto produttivo di superare la crisi del periodo pandemico.
Nello specifico esaminando l’operatività 2022 del Fondo Centrale a livello nazionale, le operazioni con garanzia richiesta direttamente dal mondo bancario hanno un importo medio di euro 206.287,52 mentre le operazioni in riassicurazione, quindi presentate dai Confidi, un importo medio di Euro 75.939,75. Analoga la dinamica del Fondo in Lombardia che evidenzia per le operazioni con garanzia diretta un importo medio di euro 250.473,80 mentre per le operazioni presentate dai Confidi, un importo medio di Euro 91.415,34. Questi dati sono la chiara rappresentazione – prosegue Mattinzoli - che per le operazioni di piccolo importo gli Istituti di Credito intervengono sempre meno, probabilmente perché poco remunerative. Ecco quindi che solo strutture come Artfidi Lombardia risultano fondamentali per una miriade di piccole imprese che altrimenti non troverebbero il necessario credito per sviluppare l’attività.