Tecnologici e più performanti
Quando la tecnologia diventa il perfetto braccio destro, corpo e mente ne possono solo beneficiare. Perchè sì, la solita polemica del “diventare meno umani”, almeno questa volta, la si può accantonare. Saper sfruttare ciò che la tecnologia offre significa stare e lavorare meglio: è questo lo spirito con cui “Onesporter”, l’innovativa digital training tool (strumento di allenamento digitale, ndr) per atleti e coach di alto livello, è stata sviluppata. L’idea, inizialmente legata solo al mondo degli sport invernali, è partita da Andrea Lazzaro, Ceo e fondatore della società “L4c Onesporter”: durante la stagione 2019/2020, in piena pandemia, l’app è stata testata e perfezionata da coach e atleti di tutte le categorie (dall’under 10 alla squadra nazione di Coppa del Mondo). Negli ultimi due anni, ha conquistato altre discipline: l’atletica, il nuoto (in questo caso, l’app è stata lanciata poche settimane fa, a Roma, in occasione della competizione europea) e il surf. Un’evoluzione rapida, ma significativa (sono più di 5mila di utilizzatori attuali, tra atleti e coach), che è prova dell’intenso lavoro degli sviluppatori e dell’intero team, volto alla massima resa della piattaforma nella corsa per il successo, mentale e psicofisico, di ogni atleta. Con l’estate, però, la società ha accettato anche un’altra sfida: l’approdo al mondo dello sport management. “Ones Media House” — questo il titolo della progettualità — sarà dedicata alla gestione degli atleti dal punto di vista della comunicazione e alla loro formazione in un’ottica consapevole. E lo farà affidandosi ad una bresciana: Silvia Sardi, giornalista e sport media manager. L’abbiamo incontrata.
Silvia, quale sarà il suo apporto a Onesporter?
“Ones Media House” è la sezione di Onesporter dedicata alla gestione dell’immagine degli atleti dal punto di vista dei media, dei social e delle sponsorship. Non solo: l’obiettivo principale sarà — per usare un gioco di parole — rendere consapevole l’atleta della propria consapevolezza. Non è per niente scontato. L’atleta fine a se stesso non ha più ragione di esistere: dobbiamo formare professionisti che siano consapevoli di esserlo anzitutto come persone in relazione al loro lavoro. Saranno gli atleti stessi i costruttori della propria consapevolezza e del proprio personal branding. A breve ufficializzeremo chi farà parte di “Ones Media House”. Partiremo dagli sport invernali. Inizieremo a creare loro la comunicazione e il brand a supporto più adatto, inserendoli successivamente nel progetto insieme a figure come psicologi dello sport e visual trainer coach.
Il progetto sta crescendo velocemente. Ciò significa che la proposta sia di qualità. Qual è l’elemento chiave di Onesporter? Come riesce a sfruttare al meglio tecnologia?
Onesporter è un’applicazione nata dall’esigenza di pianificare e monitorare qualsiasi attività dell’atleta di alto livello, ma soprattutto di metterla in connessione con tutti i coach: in un’unica app, allenatori, mental coach, visual trainer coach, alimentari, nutrizionisti, insomma tutte le figure che fanno parte della vita dell’atleta, possono linearsi, giorno dopo giorno, sullo stato fisico e mentale dello sportivo. L’obiettivo di Onesporter è proprio questo: digitalizzare il mondo dello sport agonistico, sfruttando la tecnologia a disposizione per migliorare il lavoro e perfezionare la performance. Questa applicazione è quindi uno strumento di supporto attraverso una pianificazione dettagliata e l’analisi e il monitoraggio dei report in tempo reale. Del resto, avere tutto in un unico posto evita un’inutile e confusa dispersione dei dati. Il servizio è gratuito: solo la versione pro è a pagamento. Tutti possono scaricare l’app: certo, è stata pensata per atleti professionisti, ma anche gli amatori la possono usare, a patto che ci sia condivisione dei dati con i coach.
L’app è in continuo aggiornamento. Come la sviluppate?
Sono gli allenatori stessi, insieme ai propri atleti, a testarla, inviando feedback agli sviluppatori per poter implementare la sua finezza e precisione. In tutta questa tecnologia, non manca e non mancherà mai l’apporto personale. Comunque, gli aggiornamenti sono costanti: per esempio, presto verranno integrati anche tutti i device esterni per coordinare ancora di più le diverse piattaforme.
Come avviene il trattamento dei dati personali dell’atleta?
La privacy per noi è fondamentale e la rispettiamo. L’atleta può consultare solo i suoi dati, così come il coach avrà a disposizione i report solo dei suoi atleti e del suo team.
Onesporter è sempre in movimento. Cosa possiamo aspettarci per il futuro? Quali altre novità avrete modo di sviluppare?
Onesporter si occuperà anche del mondo paralimpico, sempre nell’ottica di cultura e consapevolezza. Ad essere protagoniste saranno sia storie di gruppo che di singoli atleti, alcuni dei quali hanno partecipato o parteciperanno alle Paralimpiadi. Vogliamo creare dei messaggi di valore.