Quale nome avrà?
Dopo il bando per la riqualificazione dello Stadio Rigamonti, il Comune di Brescia ne lancia un altro per dare un nome all’ex Eib
Cercasi sponsor disperatamente…o quasi. Nel periodo nero degli investimenti sportivi, a chiedere un sostegno alla causa questa volta non è un club ma addirittura un impianto di gioco. Dopo l’inaugurazione dello scorso settembre, il PalaLeonessa cerca un nome da affiancare in seguito al “ben servito” della multiutility A2A.
Base d’asta. Utilizzato, al momento, solo per il basket di Serie A e relative competizioni internazionali, all’impianto di via Caprera servirà uno sponsor che ammortizzi i costi di spesa corrente. Serviranno almeno 70mila euro (più iva) l’anno per vedere il logo della propria azienda affiancato a quello del PalaLeonessa. Questa è la base d’asta, non è escluso che si vada a rialzo se più imprenditori vorranno spuntarla. C’è spazio per un solo nome: a stabilirlo è il Comune di Brescia, pronto a pubblicare il relativo bando per l’assegnazione, approvato dagli uffici tecnici lo scorso 24 dicembre. Il contratto durerà fino al 30 giugno 2024: l’obiettivo di Palazzo Loggia è recuperare risorse stimate in circa 200mila euro l’anno, l’intero cifra dei costi di gestione. Quello del PalaLeonessa non è l’unico bando che questo inizio 2019 vedrà impegnato direttamente il Comune. Per fine gennaio, al massimo la prima settimana di febbraio, il Sindaco Emilio Del Bono ha promesso che si procederà alla delicata questione dello Stadio Rigamonti. Un progetto sicuramente più avanzato rispetto a quello del PalaLeonessa, visto che gli investitori per la riqualificazione dell’impianto di Mompiano già ci sarebbero. Peccato, però, che l’Amministrazione comunale voglia vederci meglio e abbia fissato dei rigidi paletti per evitare che l’intero quartiere – anziché beneficiarne – possa venire ulteriormente sacrificato.
Condizioni. Tornando all’ex Eib: quelli che si aggiudicheranno il bando, oltre ad avere il proprio marchio al fianco del palazzetto, potranno anche installare una torre pubblicitaria visibile sia dalla tangenziale che dalla vicina autostrada oltre a tutta una serie di targhe e affissioni in spazi all’interno dello stesso impianto che – ricordiamo – non si limita ad ospitare solamente manifestazioni sportive ma anche concerti e attività culturali. L’installazione e la realizzazione di tutta la cartellonistica sarà, però, a carico dello sponsor.