Le parole di una quasi ex ginnasta
Elvira Mariotti, presidente dell’Asd Ginnastica Azzurra in Valle a Sarezzo, racconta la passione delle sue giovani ginnaste e il valore dell'educazione
Spesso non ci si sofferma a lungo sulla “funzionalità” di un’attività sportiva, ma, in fondo, è un po’ come essere a scuola. Non si tratta di stare seduti sulla “striscia rossa” da 12 metri che troviamo in tante palestre o di prendere appunti nel modo corretto al volteggio, la nostra è una scuola sì, ma di vita. Per questo principio, alla base, c’è una formazione che non presuppone regole di grammatica o equazioni matematiche, quanto più la costruzione di un sano rapporto allenatore-atleta. Fulcro dell’attività di Elvira e delle sue (parecchie) collaboratrici è l’educazione, e-duco, condurre fuori tutto ciò che sta dentro gli atleti che varcano le palestre a partire dall’inizio del pomeriggio fino all’ora di cena e anche oltre. Ecco che arriviamo così ad un altro punto centrale dell’Azzurra in Valle: l’impegno per trovare la giusta collocazione in un team; si guardano le capacità sì, ma non sono assolutamente le sole a concorrere: c’è il rispetto dell’età e il desiderio di mantenere unite le amicizie e le conoscenze extra ginnastica. Così capita di avere in uno stesso gruppo bambine e ragazze della stessa classe, ma molte più volte si creano nuovi legami più forti di quelli preesistenti. È proprio da scoprire questo “universo ginnico”: c’è chi a tre anni si guarda intorno stupito, ci sono bambine alle prese con i morbidi tappeti blu e i body che brillano e poi anche le ragazze, proprio quelle che ora sono già più alte di noi allenatrici. È una crescita quotidiana, ma anche un’eterna sfida per noi, ma soprattutto per ogni ginnasta che ci passa davanti agli occhi e dentro il cuore ad ogni stagione sportiva!