La flessibilità come strumento di inclusione
Andrea Stofler, allenatore di secondo livello della Federazione italiana nuoto, ha conseguito nel 1997 il suo primo brevetto da allenatore e dal 2000 è alla guida delle squadre agonistiche. Con alle spalle più di 20 anni di esperienza, si dice orgoglioso della società di cui è co-fondatore e che oggi allena con la preziosa collaborazione degli altri allenatori, Siro Branchi e Battista Dassa. Un’altra figura determinante è la presidente Richini, a cui spetta il coordinamento amministrativo e senza la quale la società non sarebbe nata. Dopo le difficoltà riscontrate nel post-pandemia, la Dinamic è tornata in vasca a pieno ritmo, con nuovi iscritti e l’entusiasmo non manca.
Tra le peculiarità, la flessibilità. “La nostra società, infatti, si modella a seconda dei bisogni dei nostri atleti, soprattutto di quelli più giovani che a causa degli impegni scolastici si trovano a dover sacrificare alcuni allenamenti. La mancanza di continuità per alcuni potrebbe essere un ostacolo alla partecipazione nelle competizioni, ma per noi non lo è. Ove possibile, includiamo in gara chiunque voglia mettersi alla prova. Al di là dei risultati sportivi ottenuti, vogliamo trasmettere il messaggio che lo sport è, anzitutto, sano svago e un modo per favorire l’aggregazione. Stiamo lavorando proprio sul concetto di gara, da non affrontare con insicurezza e pressione, piuttosto con curiosità, per imparare a gestire le proprie paure e a misurarsi con sé stessi. Continuare ad accompagnare gli iscritti, vederli appagati e trasmettere ai genitori il messaggio che lo sport è uno strumento indispensabile nella crescita dei loro figli, capace di educare e offrire un primo approccio alla vita”.