Il Cus al passo con la disabilità
Il Centro Universitario Sportivo di Brescia - Sezione Paralimpica ha presentato, questa mattina, il progetto "Scuola Stanziale Territoriale Fispes Brescia" e la proposta sportiva in programma da ottobre a giugno, un sabato pomeriggio al mese. L’obiettivo dell’iniziativa, patrocinata dal Comune di Brescia, è sostenere una piena inclusione nella società di persone con diverse disabilità, promuovendo lo sport per tutti.
"In qualità di referente per la scuola stanziale Fispes a Brescia, mi faccio portavoce dell’importanza dell’utilizzo dello sport, sia a livello tecnico che culturale, come mezzo per una piena inclusione nella società di persone con diverse disabilità proprio a partire dall’avviamento allo sport, che ci proponiamo, come realtà paralimpica giovanile del Cus Brescia, di portare avanti in sinergia con Fispes - sono le parole della dirigente Cus Brescia Seziona Atletica Paralimpica, responsabile della Comunicazione e della Formazione, referente Scuola Stanziale Fispes Brescia, Barbara Vistarini -. Attraverso l’organizzazione di allenamenti ed eventi sportivi legati ai bimbi tesserati con la Scuola Fispes ci proponiamo l’obiettivo di orire loro l’opportunità di allenarsi e in futuro gareggiare in una varietà di sport olimpici partendo proprio dalla preparazione nell’atletica leggera".
La preparazione, che riguarda la capacità motoria, verrà portata avanti nell'esperienza della scuola Fispes in tre tappe: la fase di formazione (da ottobre a dicembre), quella pre sportiva (da gennaio a marzo) e, infine, quella sportiva specifica (da aprile a giugno).
Oltre al lavoro in gruppo e alla sperimentazione della disabilità degli altri con attività specifiche, il valore di questa iniziativa è anche culturale. "Non importa il numero delle adesioni, ma la capacità di creare una realtà che sia accogliente, la qualità del rapporto e la strutturazione della scuola nascente. Ogni incontro è una specie di open day, un grande impegno che coinvolge tutti gli operatori sul campo. Inoltre è importante entrare nelle scuole di appartenenza dei ragazzi per creare un continuum tra le attività curricolari ed extra curricolari che riguardano il percorso che parte dall’attività motoria di base per arrivare all’atletica leggera. Attivare la collaborazione dei vari attori del territorio con la federazione significa aiutare i bambini a partecipare ad un futuro più inclusivo ed accessibile e dare visibilità al movimento paralimpico e al grande lavoro che la federazione, insieme ai centri universitari sportivi, porta avanti a livello capillare sul territorio" ha concluso Vistarini.