I bresciani alle Paralimpiadi
Sei atleti più altri 4, in rappresentanza di club bresciani, hanno raggiunto Rio inseguendo una medaglia (7-18 settembre). Dal nuoto alla canoa, passando per la vela, tiro a segno, ciclismo e tennis in carrozzina
La speranza è che vada meglio delle Olimpiadi. L’unica medaglia “bresciana” è arrivata dai quattro atleti della pallanuoto maschile Christian Presciutti, suo fratello Nicholas, Alessandro Nora e il portiere Del Lungo (bronzo nella finale vinta contro il Montenegro). Tutti tesserati per l’AN Brescia ma di origini non propriamente di casa nostra. La rivincita potrebbe arrivare dalla quindicesima edizione delle Paralimpiadi in programma sempre a Rio dal 7 al 18 settembre. Cinque gli atleti di casa nostra, più quattro in rappresentanza di società sparse sul territorio. A fare la parte del leone è la Polisportiva Bresciana No Frontiere. Grande attesa per Andrea Massussi: il 22enne iseano – fresco campione italiano nei 50 dorso e 200 misti – è stato uno degli ultimo convocati dal tecnico azzurro. Assieme a lui sono partiti per Rio Efrem Morelli e Arjola Trimi. Il primo, di origine cremasca, gareggerà nei 50 rana e 150 misti mentre la seconda (albanese, classe 1987) nei 50, 100, 200 stile e nei 150 misti femminile.
Il ciclismo. Tornando ai “bresciani doc”, il ciclismo è rappresentato da Emanuele Bersini della Polisportiva disabili Vallecamonica e dall’esordiente Giancarlo Masini, nato a Pontevico ma tesserato per il Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre. Seconda partecipazione paralimpica, invece, per la ventenne Veronica Yoko Plebani: la canoista di Gavardo fa parte del Kayak Canoa Club Palazzolo e punta ad una medaglia nella specialità 200 metri classe KL1. Nel tiro a segno, Esperienza da vendere ne ha Pamela Novaglio, classe 1970 e alla prima avventura estiva dopo tre paralimpiadi invernali. Ucraina e Neozelanda le nazionali da battere nella carabina R5. Ha raggiunto Rio con suo marito che funge da allenatore e primo tifoso. Obiettivo minimo, entrare in finale per confrontarsi con i migliori otto al mondo. Infine gli altri due atleti in rappresentanza di altrettanti club bresciani: Antonio Squizzato del Circolo Canottieri Salò e Fabian Mazzei dell’Active Sport Brescia. Il velista di Pordenone, è alla terza paralimpiade dopo Pechino e Londra. È reduce da due terzi posti ai campionati europei di Valencia del 2014 e 2015 e gareggerà nella classe 2.4. Mazzei impugnerà la racchetta da tennis. Il suo curriculum è immenso: è tra i giocatori italiani in carrozzina più forti in circolazione, dal 1998 ad oggi ha preso parte a 18 campionati del Mondo ed è alla quinta partecipazione ai Giochi. Gli manca solo la medaglia, che sarebbe il giusto coronamento a 20 anni di carriera. Nell’equitazione c’è Ferdinando Acerbi che da anni si è trasferito nel Bresciano.