Csi: Scalfi presidente
Guardare al futuro in un momento storico che, per ovvie ragioni, è ancorato al presente. Nel Csi che si appresta a rinnovare il proprio assetto tramite l'assemblea elettiva del prossimo 30 gennaio c'è questa convinzione, che nel passare delle settimane diventa la motivazione primaria del candidato unico alla presidenza: Emiliano Scalfi.
Sarà il 48enne rezzatese, già arbitro, vicepresidente e direttore tecnico a prendere in mano le redini del comitato bresciano. “Sappiamo che il momento è delicato e complesso, probabilmente il più duro della storia del Centro Sportivo Italiano, ma la realtà è questa e dobbiamo andare oltre, guardare avanti e pensare al domani, consapevoli che la pandemia ha modificato la società in cui viviamo, acuito vecchie problematiche e generato nuovi ostacoli. Dovremo pensare immediatamente a come rimodulare l'offerta sportiva, essere attenti e sensibili rispetto alle esigenze delle società sportive e consapevoli del fatto che entreremo in una nuova era”.
Sul ritorno in campo e in palestra degli sport di squadra servirà pazienza: “Attenderemo il prossimo dpcm del 5 marzo. Non abbiamo alternative. La speranza è quella di poter proporre eventi alternativi in primavera-estate. Per il momento ripartiranno tennis e ciclismo”. Nei piani futuri c'è la volontà di arricchire ulteriormente il ventaglio dell'offerta sportiva: “Ci sarà sempre più bisogno di sport, soprattutto per i giovani, e oltre alle discipline tradizionali intendiamo sperimentare nel padel, negli esports (se vissuti in un'ottica aggregativa) e mettere radici sempre più profonde nel fitness. Ogni proposta verrà presa in esame. Vogliamo espanderci”. Fondamentali le relazioni imbastite sul territorio: “Vogliamo rafforzare i rapporti con istituzioni, diocesi e ufficio oratori. Siamo una realtà al servizio della collettività, che porterà avanti la sua identità e i suoi valori. Ci sentiamo profondamente legati al mondo degli oratori, ma occorreranno sinergie anche con scuole e Comuni. Vogliamo continuare ad essere davvero aperti a tutti e votati all'educazione delle nuove generazioni”.
