Ciclismo: il nuovo percorso di Davide Martinelli
Sulle orme del padre Giuseppe. Il ciclista Davide Martinelli inizia un nuovo percorso come direttore sportivo.
Classe 1993, il bresciano di Lodetto entra a far parte dello staff tecnico del Team MBH Bank Colpack Ballan CSB. Terminata la sua carriera da professionista, ha così subito colto l’opportunità di ripartire con un nuovo ruolo professionale.
Martinelli ha gareggiato da U23 nella formazione del team manager Antonio Bevilacqua nel 2014 e 2015 ottenendo 10 successi, tra cui 2 titoli italiani a cronometro, e 2 podi europei su strada e contro il tempo.
“Diamo il bentornato ad un ragazzo molto preparato - le parole di Bevilacqua - che porterà un tocco di internazionalità e di innovazione, indispensabile in un ciclismo che cambia in continuazione. Nella nostra squadra potrà imparare al fianco di personaggi importanti come Flavio Miozzo, Gianluca Valoti, Antonio Fusi. Conosciamo le sue doti e sappiamo che si farà apprezzare”.
Un approccio in punta di piedi quello di Martinelli che ha ufficialmente concluso la sua carriera il 31 dicembre con la maglia dell’Astana Qazakstan dopo 8 anni di professionismo in cui ha ottenuto 4 vittorie. 2 nel 2016 con una frazione al Tour de la Provence e una tappa al Giro di Polonia. A queste si sommano, nel 2018, una cronosquadre all’Adriatica Ionica Race e la Hammer Sportzone Limburg.
“Per me è come tornare a casa - dichiara il neo DS - e sarà un anno di apprendimento. Lo dico apertamente, sono qui per imparare con umiltà. Mi sento decisamente motivato per questo ritorno in un ambiente che conosco e apprezzo. Ricordo ancora quanto ci era vicina Rossella, colonna portante e anima del team. Una persona a cui sarò sempre grato”.
Questi i temi in cui si sente di poter portare il suo contributo. “Porto sicuramente freschezza e voglia di fare. Credo di essere preparato per quanto riguarda gli aspetti tecnologici di un mondo che negli ultimi anni si è evoluto tantissimo. Mi piacerebbe stare vicino ai giovani e trasmettere la mia esperienza. Ribadisco però che starò a ruota dei tecnici più esperti”.
Nella sua carriera Martinelli ha militato anche le Wolfpack, oggi Soudal Quickstep, la squadra di Patrick Lefevre (2015-2019). Davide ha ottenuto la qualifica di DS di 3° livello durante il periodo del lockdown.
"Nella vita - aveva scritto sulla sua pagina Facebook in occasione del suo ritiro - tutto ha un inizio e tutto una fine. A 6 anni ho cominciato a correre sognando un giorno di poter passare professionista, ho lottato ogni giorno che agganciavo il pedale per riuscirci, ci sono riuscito e devo tutto alla bici. Ho percorso mezzo milione di km in sella e corso più di 1000 gare. Ho raggiunto tutto quello che volevo, dando sempre il massimo. Mi hanno sempre detto 'corri in modo che quando deciderai di smettere potrai farlo in serenità e senza rimpianti' e così ho fatto. Ogni giorno mi sono svegliato e ho dato il massimo per la maglia che indossavo. Chi mi conosce sa quello di cui mi sono privato per ogni singolo marginal gain che era possibile cogliere.
Smetto con tante soddisfazioni, qualche vittoria e tanta passione per il ciclismo ancora in corpo, conscio di aver dato tutto quello che avevo per il ciclismo. Ho avuto la fortuna di stare al fianco di grandissimi Campioni, di correre e concludere il Giro d’Italia, il sogno di tutti i bambini italiani che iniziano a correre, e di partecipare a tutte e 5 le classiche monumento! Girare 5 continenti e alzare le braccia al cielo da professionista, anche in una corsa World Tour. Ringrazio chi mi ha permesso di correre nei vari anni all’interno delle sette squadre di cui ho indossato la maglia. Sono partito a 6 anni al Gs Ronco, sono cresciuto con enormi soddisfazioni alla famiglia Gc Feralpi, una parentesi in Toscana con Hopplà e mgk vis che mi ha permesso di crescere come uomo, la Colpack che mi ha preparato al passaggio e la Etixx-quick step ho avverato il desiderio di una vita: passare professionista nel team che tutti sognano! Ho poi proseguito in una squadra storica come l’Astana dove mi sono sentito a casa e dove ho potuto correre per 4 anni le più grandi corse del panorama World Tour".
Ha colto l'occasione per lanciare anche un appello ai giovani: "Non abbiate rimpianti, date sempre il massimo, impegnatevi al 110% per raggiungere il vostro sogno, credeteci sempre, il domani è vostro.
Ringrazio infinitamente coloro che mi hanno detto queste parole a suo tempo, perché sono quelle che adesso mi permettono di vivere questa scelta in piena serenità!".