Active sport: vincere nella vita e nello sport
Con il 2022 alle porte, è arrivato il tempo dei bilanci e quello di Active Sport è sicuramente positivo. L’associazione bresciana, che da anni si impegna, con passione e progettualità, nella promozione di una cultura inclusiva e integrata con il territorio, può dirsi pienamente soddisfatta dei risultati raggiunti. Abbiamo intervistato il presidente Marco Colombo.
Marco, è stato proprio un 2021 di successo...
Sì, è stata una stagione super. Intanto, esserci è ed è stato importante: ci abbiamo creduto e ci siamo fatti trovare pronti per vivere una stagione al meglio delle nostre possibilità. Purtroppo, abbiamo dovuto rinunciare all’evento più importante per noi, il torneo internazionale Camozzi Open Memorial Cav. Attilio Camozzi, ma lo abbiamo riprogrammato portando a Brescia un campionato regionale di tennis in carrozzina a squadre, che abbiamo addirittura vinto. In questo 2021, abbiamo avuto soddisfazioni importanti nel ciclismo. Nei campionati italiani, Christian Giagnoni e Simona Canipari hanno conquistato il tricolore. Non solo: Simona è stata chiamata ai Campionati del Mondo in Portogallo, salendo sul gradino più alto del podio, mentre Christian nel Giro d’Italia Handbike ha conquistato la classifica generale assoluta. Quattro le maglie rosa conquistate da Giagnoni, Mirko Testa, Omar Rizzato e Angela De Gregorio. La vittoria della maglia rossa di Fast Team è invece stato il premio vinto dalla squadra, grazie all’impegno di tutti. È stata una stagione fantastica anche per gli altri sport. Alberto Saja, nel tennis in carrozzina, ha vinto i campionati italiani assoluti e Fabrizio Topagigh è diventato campione italiano di ciclismo su pista. La strategia è risultata vincente.
Quali altre attività proponete?
Dal 2019, è attiva una collaborazione con il Gsa Chiari per praticare il para-badminton. Inoltre, in collaborazione con la Lega navale di Desenzano, proponiamo il progetto “Lago per tutti”: alcune giornate all’anno organizziamo degli open day per dimostrare che anche le persone con disabilità, con le dovute accortezze, possono godersi il lago.
Lo sport, insomma, è terapia...
La mission di Active Sport è riuscire ad aiutare le persone con invalidità permanente a trovare, giorno dopo giorno, una maggiore autonomia e un progetto di vita attiva. Con il consenso del dott. Scarazzato, entriamo alla Domus Salutis per approcciare il paziente quando è ancora in regime di ricovero. Interveniamo con un’attività di counseling tra pari. Tante delle persone incontrate sono diventate atlete, altre sono rimaste amiche, altre ancora ci ringraziano per aver dato loro consigli utili sulla vita sulla sedia a rotelle. Oltretutto, organizziamo delle vere e proprie uscite ai campi da tennis così che possano provare le attrezzature quando ancora sono ricoverati. La particolarità che ci contraddistingue è proprio quella di essere riusciti a mettere insieme un numeroso parco di bici e di carrozzine che diamo in comodato gratuito. Di questo dobbiamo ringraziare gli imprenditori bresciani che credono nei nostri progetti sul territorio e ci sostengono. Quindi, è una sorta di sport-terapia, integrata con il reparto di riabilitazione del dott. Scarazzato. Comunque, un’altra iniziativa interessante è il “Progetto Exchange”: si tratta di uno scambio culturale, una sorta di Erasmus, per vivere alcune esperienze di confronto con l’estero.
Anche il mondo della scuola rientra nelle vostre progettualità...
La nostra associazione sportiva ha anche finalità di promozione culturale. Vogliamo combattere gli stereotipi sulla disabilità, promuovendone invece le potenzialità. Perciò, entriamo nelle scuole con due progetti. Il primo, dedicato a elementari e medie, si chiama “Oltre alla disabilità”: raccontiamo la nostra vita, facciamo vedere le attrezzature e siamo disponibili a rispondere alle diverse domande. “Indietro non si torna”, invece, è rivolto alle scuole superiori: in aula magna, raccontiamo le nostre storie, i nostri incidenti che ci hanno portato all’invalidità permanente, per testimoniare che, appunto, “indietro non si torna”. In questi due anni, però, il progetto si era dovuto femare: la dad non avrebbe restituito l’iconografia della sedia a rotelle.
Come diceva, “esserci è importante”. Ci sarete anche nel 2022?
Sicuramente sì! Noi ci saremo. Abbiamo fatto nuovamente richiesta per il Torneo internazionale in carrozzina Camozzi Open, che si svolgerà a giugno 2022. Continuerà la nostra scuola tennis con nuovi iscritti sia per attività ludiche che agonistiche. I ragazzi del tennis in carrozzina, per la prossima stagione, hanno l’obiettivo di partecipare a tornei internazionali per fare un salto importante nel ranking. Per l’handbike, abbiamo l’obiettivo di migliorarci ancora: è un bellissimo ambiente, tutti si sentono utili alla squadra e la strategia è vincente. Il nostro obiettivo virtuoso, ovviamente, è quello di portare persone che fino a sei mesi prima erano in ospedale a fare sport. Dopo di che, i professionisti ambiscono anche a vincere. Insomma, vogliamo continuare a vincere nella vita e nello sport!