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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 24 feb 2017 15:49

"Giuliano": debutto al Santa Chiara

Dal 25 al 28 febbraio la nuova produzione del Ctb. Alessandro Mor e Alessandro Quattro portano in scena uno spettacolo tratto dal racconto di Gustave Flaubert "La leggenda di San Giuliano Ospitaliere"

Debutta sabato 25 febbraio 2017, in prima nazionale, alle ore 20.30 al teatro Santa Chiara Mina Mezzadri di Brescia la nuova produzione del Ctb “Giuliano – Storia di un assassinio involontario” tratto dal racconto La leggenda di San Giuliano Ospitaliere di Gustave Flaubert, di e con Alessandro Mor e Alessandro Quattro, che hanno lavorato in coppia alla realizzazione della drammaturgia.

Lo spettacolo è inserito nella nuova rassegna teatrale “La palestra del teatro – Drammaturgie del presente”, promossa dal Centro Teatrale Bresciano, realizzata grazie al contributo di Fondazione ASM Gruppo A2A di Brescia e inserita nei “Circuiti Lombardia Spettacolo dal Vivo”.

La rassegna - nata per dare spazio espressivo a giovani artisti di grande talento, e a contenuti di grande attualità, con l’obiettivo di coinvolgere nuovo pubblico e creare occasioni di confronto e crescita civile - è articolata in sette spettacoli: una produzione del CTB e sei spettacoli che saranno ospiti al Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri e che sono organizzati in tre focus tematici: Genere/Umano, Radici, Questioni di famiglia.

“Giuliano” è il percorso d’iniziazione di un giovane del Medioevo che scopre attraverso la caccia la passione per il sangue e ne viene completamente sopraffatto. L’impulso ad uccidere tutto ciò che è vivo cresce in lui fino a fargli perdere il controllo, fino a fargli temere di poter ammazzare i suoi stessi genitori, e convincerlo quindi a scappare di casa.

La fuga da qualcosa che in realtà è dentro di sé non lo sottrae al suo destino. Giuliano dà una forma diversa al suo impulso di morte e si arruola nell’esercito, dove eccelle nelle azioni militari; ma proprio quando decide di ritirarsi alla pace della vita matrimoniale, la violenza riaffiora tragicamente e per un imprevedibile equivoco uccide suo padre e sua madre.

La disperazione che segue questo assassinio involontario conduce Giuliano ad un percorso di espiazione che lo avvicina inaspettatamente alle sofferenze altrui.

I tre orizzonti temporali - Medioevo, Ottocento e contemporaneità - convivono e si sovrappongono, conducendo gli spettatori verso uno spaesamento progressivo molto vicino al percorso stesso di Giuliano.

Le scene e i costumi portano la firma di Katya Santoro, video Enzo Ranzanici, luci Sergio Martinelli, suoni Edoardo Chiaf.

Lo spettacolo replica fino al 28 febbraio (feriali ore 20.30 - domenica ore 15.30) ed è inserito nelle iniziative promosse dalla Confraternita per le celebrazioni dei Santi Patroni Faustino e Giovita 2017.

MASSIMO VENTURELLI 24 feb 2017 15:49