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Franciacorta
di DANIELE PIACENTINI 12 gen 2017 09:18

Monte Orfano: la natura sposa lo sport

Il Monte Orfano è al centro di un percorso di valorizzazione e di riscoperta: protagonosti assoluti sono il contatto con la natura e lo sport a diversi livelli

Il Monte Orfano protagonista del 2017 in Franciacorta? Forse. Lo storico rilievo collinare, posto a cavallo dei territori dei Comuni di Rovato, Erbusco, Coccaglio e Cologne è al centro da diverso tempo di un percorso di riscoperta e valorizzazione che riguarda principalmente la dimensione della natura e dello sport a tutti i livelli. Certo, non mancano le preoccupazioni, come quelle evidenziate proprio pochi giorni fa dal Comitato di tutela ambientale di Erbusco in merito alla presenza di zone boschive, sempre più in calo. Secondo lo studio realizzato dal Comitato, riprendendo i dati dell’Ersaf (l’ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste), la superficie boschiva di Erbusco è ridotta a 237 ettari, meno del 15 per cento della superficie totale del territorio. Di boschi in collina invece ne sono rimasti addirittura solo 80 ettari, quasi sempre discontinui. Il Monte Orfano rimane quindi polmone verde della Franciacorta meridionale, anche se – ragiona il Comitato - l’avanzare delle attività dell’uomo ha ridotto lo spazio per querce, robinie e castagni, ancora oggi le specie con la presenza più significativa sul territorio. L’elenco delle modifiche realizzate dall’uomo sul Monte Orfano è lungo: abitazioni nelle pendici inferiori, esercizi commerciali, perlopiù dedicati alla ristorazione e all’enogastronomia, senza dimenticare l’agricoltura e in particolare il boom della presenza di vigneti, un tipo di coltura particolarmente stressante per il suolo. Il “balcone della Lombardia”, come poeti e scrittori di Settecento e Ottocento chiamavano la collina franciacortina, fa registrare però anche segnali positivi. A contribuire, paradossalmente, alla riscoperta della collina sono iniziative difficilmente conciliabili con l’immaginario bucolico del posto, a partire, giusto per fare un esempio, la “Montorfano Cross Race” di Cologne, una sorta di gara per “iron man” (e…woman) con una lunga serie di ostacoli, naturali e non, posti dagli organizzatori. Visto il successo degli ultimi anni, gli organizzatori proprio in questi giorni hanno aperto le iscrizioni per l’edizione 2017, che si terrà domenica 14 maggio. E ancora: le storie, un po’ leggendarie e un po’ no, riprese dagli appassionati di realtà come “Due passi nel mistero”, che al Monte Orfano hanno dedicato lunghe ore di ricerca e di studio, per riportare a galla le testimonianze storiche e alcune curiosità, come quelle della Grotta Lacca, un pozzo naturale di origine carsica per la raccolta delle acque piovane, profondo una ventina di metri, la più antica testimonianza scritta di grotte nell'ovest bresciano, tanto da essere conosciuta almeno a partire dal XVI secolo. Per gli amanti, invece, delle passeggiate, da segnalare la possibilità di fruire nuovamente e completamente dei diversi sentieri pedemontani: quello dell'intero Monte Orfano, con i suoi oltre dodici chilometri, suddivisibile in 14 percorsi minori e il Sentiero della Franciacorta, lungo addirittura 35 chilometri. Tutti sentieri, mappati, segnalati e riportati alla vita dal Cai, che ha dislocato anche numerosi pannelli informativi lungo la collina oltre che sul rovatese “Percorso vita”. Insomma: il Monte Orfano è ancora vivo e pare essere pronto per una primavera da ritrovato protagonista.

DANIELE PIACENTINI 12 gen 2017 09:18