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Sale Marasino
di MASSIMO VENTURELLI 28 ago 2017 08:11

Brescia piange le vittime della montagna

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Nel giro di 24 ore due incidenti in alta quota hanno causato la morte di tre bresciani, due di Sale Marasino e uno di Castegnato. Cordoglio e apprensione in riva al Sebino per la morte di Raffaella Zanotti e Luciano Bertagna e apprensione per le condizioni dei feriti

Il Bresicano piange tre vittime della montagna. In due diversi incidenti, tra sabato e domenica, hanno perso la vita due escursionisti di Sale Marasino e uno di Castegnato. Il pirmo incidente nella giornata di sabato 26 quando un 52enne di Castegnato ha perso la vita nella zona del Gavia. Era con altri due amici escursionisti, un uomo e una donna. Giunti in auto dalla Valle Camonica fino alla zona di Sant’Apollonia, avevano poi risalito in bicicletta la strada che porta al Gavia e a piedi si erano diretti lungo la Normale del Passo. In prossimità di un canale, secondo una dinamica in corso di accertamento, è partita una scarica di pietre e una grossa pietra ha travolto i due alpinisti che si trovavano più in basso. Sono caduti per alcune decine di metri: uno si è fermato in una cengia, l’altro è finito alla base del pendio e non è sopravvissuto alle ferite riportate. Sul posto l’elisoccorso da Sondrio, una decina di tecnici della Stazione di Valfurva del Cnsas Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e il Sagf - Soccorso alpino Guardia di Finanza. Il medico ha stabilizzato il ferito, che è stato trasportato all’ospedale di Sondalo. La donna, bloccata più in alto, è stata raggiunta dai soccorritori e messa in sicurezza. Il corpo dell’alpinista deceduto è stato recuperato e portato a valle. 

Il secondo incidente nelle prime ore di ieri sulla Presanella che è costato la vita di due escursionisti di Sale Marasino, partiti il giorno prima dal Sebino, per raggiungere la più alta delle vette dell'Adamello. Partiti ancora prima del sorgere del sole il gruppo era partiti dal rifugiuo Denza diviso in tre diverse cordate. Intorno alle 9.30, in prossimità della forcella Freshfield a quota 3200, l'incidente causato, anche se la dinamica deve essere ancora accertata, dallo scivolamento di uno o più componenti del gruppo. Il resto della comitiva sarebbe stato coinvolto nel tentativo di prestare soccorso ai compagni. La nove persone sono scivolate per oltre 200 metri su rocce e ghiaccio. Per due di loro, Raffaella Zanotti di 41 anni e Luciano Bertagnsa, 45, non c'è stato nulla da fare, nonostante il rapido arrivo dei soccorsi (due elicotteri dei Vigili del Fuoco, uno dell'Aiut Alpin Dolomites e gli uomini del Soccorso Alpino del Trentino occidentale).

I soccorritori hanno solo potuto recuperare le salme per ricomporle nella camera mortuaria di Vermiglio. I feriti, tra cui il marito e i figli della Zanotti, sono stati trasportati agli ospedali di Trento, Cles, Bolzano e Brescia.

Arrivata in riva al Sebino la notizia dell'incidente sulla Presanella ha causato sconcerto, dolore e lutto nella comunità di Sale Marasino in cui le vittime e i feriti erano conosciuti e apprezzati. 

MASSIMO VENTURELLI 28 ago 2017 08:11