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Città del Messico
di REDAZIONE 21 set 2017 08:06

Solidarietà e preghiera per il Messico

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Mentre il bilancio del terremoto si fa più pensante con il passare delle ore, la macchina della solidarietà con le popolazioni messicane colpite dal sisma si è già messa in moto. Il ricordo e la preghiera di papa Francesco e l'impegno della rete Caritas

Si aggrava di ora in ora il bilancio del terremoto che ieri ha sconvolto ieri il Messico con una grave scossa di magnitudo 7,1. L’epicentro è stato localizzato a 12 km da Axochiapan, nello Stato di Morelos. La capitale Città del Messico non è stata risparmiata dalla devastazione e finora il bilancio provvisorio è di 225 vittime: 86 a Città del Messico, 71 nello Stato di Morelos, 43 in quello di Puebla, 12 nello Stato del Messico, 4 in quello di Guerrero e una in quello di Oaxaca. Nella scuola “Enrique Rebsamen” di Città del Messico sono rimasti sotto le macerie 32 bambini e 4 adulti. Enorme è stata la mobilitazione dei volontari che si sono affiancati alla protezione civile e alle forze di sicurezza per soccorrere i superstiti e distribuire aiuti. Si cercano i dispersi chiedendo di fare silenzio per sentire le loro voci. L’Università autonoma del Messico – la più grande del Paese – ha convocato tramite i social i giovani allo Stadio universitario, organizzando bus speciali, poi ha dovuto diffondere un avviso per bloccare ulteriori disponibilità.

Papa Francesco ha subito ricordato le vittime del “terribile terremoto” in Messico, esprimendo “vicinanza e preghiera a tutta la cara popolazione messicana” e affidando alla protezione della Madonna di Guadalupe “la carissima nazione messicana”.

Al momento del sisma l’episcopato messicano era riunito a Città del Messico per il Consiglio permanente ma sono tutti in salvo. I vescovi si sono uniti al dolore delle vittime e fatto appello alla solidarietà: “Migliaia di mani hanno formato catene di vita, per aiutare, dare cibo e dare il suo piccolo chicco di grano di fronte a queste emergenze”. Il segretario generale della Conferenza episcopale messicana mons. Alfonso Miranda, arcivescovo di Arquimty, ha diffuso su Twitter la lista dei punti di raccolta e degli aiuti necessari in queste ore: viveri, bottiglie d’acqua, kit per l’igiene personale, utensili per la cucina, stuoie e coperte.

Nell’arcidiocesi di Città del Messico sono numerose le chiese che hanno subito danni: la chiesa parrocchiale di San Bernardino, il campanile di Santa Cruz Acapixtla, la cupola azzurra della chiesa di Nuestra Señora de Los Ángeles. Alcuni frontoni e statue si sono staccati dall’esterno della cattedrale metropolitana di Città del Messico, mentre all’interno della stessa cattedrale è caduta e si è spezzata la statua del Señor del Cacao, molto venerata dai fedeli. Nella megalopoli sono quasi 4 milioni e 600 mila edifici ancora senza elettricità.

L’arcivescovo di Città del Messico, card. Norberto Rivera Carrera, ha espresso “profondo dolore e costernazione per la perdita di vite umane” e invitato “a portare soccorso a coloro che hanno bisogno di aiuto e sono stati colpiti”.

A Cuernavaca, nello Stato messicano di Morelos, sono stati accertati finora 54 morti, 20 chiese, case ed edifici distrutti: lo ha detto mons. Ramón Castro, vescovo de Cuernavaca. Nella diocesi di Ecatepec – contate 2 vittime e 6 bambini feriti – all’interno del seminario e nella cattedrale è a disposizione uno spazio per raccogliere viveri e distribuirli alle persone colpite dal sisma. Anche la Commissione diocesana di pastorale sociale dell’arcidiocesi di Puebla ha disposto una distribuzione di cibo, prodotti per l’igiene personale e di prima necessità negli alloggi temporanei in città e nei vicini paesi di Atzala, Coetzala e Atlixco.

Intanto la Caritas messicana ha lanciato una raccolta fondi e sta organizzando gli aiuti d’emergenza nelle zone colpite. Caritas italiana ha rinnovato la sua vicinanza e solidarietà. In collegamento con la rete internazionale si stanno predisponendo interventi e risposte concrete ai bisogni più urgenti, parte di un piano complessivo di emergenza. La collaborazione era già attiva dal terremoto del 1985. È possibile sostenere gli interventi di Caritas italiana, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o on line sul sito www.caritas.it o bonifico bancario (causale “Terremoto Messico”).

I terremoto di ieri ha colpito il Messico a soli dodici giorni di distanza da quello registrato nell’oceano, nella parte sud ovest del Paese e a 32 anni esatti dal sisma che il 19 settembre del 1985 causò la morte di oltre 10mila persone. Per ironia della sorte, da Città del Messico è giunta anche la notizia che la scossa che ha provocato morte e distruzione è arrivata poche ore la fine in diverse località di esercitazioni di protezione civile, proprio in ricordo di quello che avvenne 32 anni fa.

REDAZIONE 21 set 2017 08:06