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Siria
di REDAZIONE 16 mar 2017 15:46

"Una goccia di latte"

ACS, Aiuto alla Chiesa che soffre, lancia un urgente appello per aiutare i bambini di Aleppo

Prima della guerra i cristiani presenti nella città di Aleppo erano circa 160.000. Secondo una stima diocesana riferita al settembre 2016, attualmente sono solo 35.000, cioè oltre il 78% in meno rispetto al 2011. Dopo la liberazione della parte orientale della città le famiglie stanno tornando lentamente nelle loro case, trovandosi di fronte una situazione drammatica. Prescindendo dalle distruzioni delle strutture, la priorità ora sono i bisogni primari. Servono anzitutto pacchi viveri, combustibile per riscaldamento ed elettricità. L’80% degli aleppini si compone di rifugiati, e il 70% di essi vive al di sotto della soglia di povertà, per cui il numero di famiglie bisognose anzitutto di cibo è drasticamente aumentato. Sin dall’inizio del conflitto la Fondazione pontificia ha fatto giungere ai cristiani siriani i beni necessari a far fronte ai bisogni primari.

Considerando la sola Aleppo, nel periodo 2011 – 2016, sono stati realizzati progetti per complessivi 2.458.731 euro. Per quanto riguarda l’infanzia, ACS a partire dal maggio 2015 sta curando il progetto “Una goccia di latte”. “Distribuiamo latte mensilmente a circa 2.850 bambini. 2.600 di essi ricevono latte in polvere e 250 latte speciale per neonati”, afferma il Dott. Nabil Antaki, il medico siriano che sta coordinando il progetto. I partners locali delle iniziative di sostegno comunicano ora l’urgente necessità di continuare a garantire latte ai bambini al di sotto dei 10 anni. ACS, per assicurare la prosecuzione del finanziamento del progetto, ha bisogno della generosità delle Benefattrici e dei Benefattori. Georgina, madre di tre figli, spiega ad ACS quanto sia importante questa iniziativa: “Myriam ha 10 anni, Pamela 6. Siamo uno dei nuclei beneficiari del progetto “Una goccia di latte”.

Sia Myriam sia Pamela ricevono un chilo di latte in polvere ogni mese. La salute di Pamela è diventata critica da quando è stata colpita da un frammento di proiettile nella schiena, e ora che sta recuperando ha bisogno di latte per diventare più sana e più forte. Questo progetto è molto importante per me e per la mia famiglia, e mi piacerebbe molto se proseguisse!”, ha aggiunto. ACS-Italia si rivolge quindi alla comunità italiana affinché i bambini di Aleppo, già espropriati della serenità dell’infanzia, non siano privati anche del latte necessario alla loro crescita. Il progetto “Una goccia di latte” richiede 18.750 euro mensili per l’intero 2017, cioè 225.000 euro totali.

REDAZIONE 16 mar 2017 15:46