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Milano
di MASSIMO VENTURELLI 21 dic 2016 08:05

La Rete dei Comuni amici della famiglia

Siglato ieri a Milano in accordo di programma per la creazione in Lombardia di un sistema di amministrazioni interessate, in collaborazione con il Forum regioanle delle associazioni famigliari presieduto dal bresciano Nino Sutera, allo sviluppo di politiche attente alla famiglia

“La Rete dei Comuni amici della famiglia sarà luogo di incontro e confronto tra Comuni e associazionismo familiare per promuovere e diffondere buone pratiche, stimolando percorsi di collaborazione progettuale e operativa che valorizzano il ruolo della famiglia quale risorsa e soggetto sociale propositivo nelle comunità locali”.

È stato firmato ieri a Milano un accordo di Programma per la creazione di una Rete dei Comuni amici della famiglia promossa dal Forum delle associazioni familiari della Lombardia, in collaborazione con Afi, Acli, Scuola di economia civile che, come già accaduto in altre Regioni, hanno coagulato un primo gruppo di Comuni lombardi (Besana in Brianza, Brugherio, Giussano, Muggiò e Seveso) ai quali altri si andranno ad aggiungere nei prossimi mesi. La Rete “realizzerà – si legge in un comunicato – buone pratiche per lo sviluppo e la qualificazione di politiche con le famiglie che valorizzano e potenziano le capacità, le idee, le esperienze concrete promosse dalle famiglie e stimola la partecipazione attiva e concreta delle famiglie stesse.

La Rete attiverà strumenti condivisi per il sostentamento del reddito delle famiglie prendendo in considerazione l’esperienza positiva del Comune di Castelnuovo del Garda di applicazione del Fattore famiglia comunale”.

“La crisi ci dimostra il fallimento dei modelli economici che hanno dominato negli ultimi decenni”, ha spiegato il bresciano Nino Sutera, presidente del Forum della Lombardia. “Dobbiamo quindi trovare nuove strade per coniugare la carenza di risorse con la necessità di offrire servizi di qualità a tutta la popolazione”. “La società civile diventa allora protagonista di un nuovo modello di Stato sociale: si passa dal welfare state al welfare community, cioè un welfare fondato sulla collaborazione tra tre soggetti: ente pubblico, imprese e società civile”.

MASSIMO VENTURELLI 21 dic 2016 08:05