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di GIANDOMENICO GIRARDELLI 28 mag 2017 20:35

Opportunità o minaccia ?

“Opportunity or threat” è un’espressione anglosassone molto usata nella vita aziendale quando avvengono eventi imprevisti, non voluti dalla dirigenza e che coinvolgono tutte le maestranze; ci si chiede allora se questo evento può essere un’opportunità o una minaccia. Ci si chiede quindi se, se ne può trarne un qualche vantaggio o se bisogna attuare tutte le misure atte a difendersi e a proteggere

“Opportunity or threat” è un’espressione anglosassone molto usata nella vita aziendale quando avvengono eventi imprevisti, non voluti dalla dirigenza e che coinvolgono tutte le maestranze; ci si chiede allora se questo evento può essere un’opportunità o una minaccia. Ci si chiede quindi se, se ne può trarne un qualche vantaggio o se bisogna attuare tutte le misure atte a difendersi e a proteggere lo status quo.

Mi sembra che ultimamente si utilizzi lo stesso schema anche nelle nostre comunità parrocchiali, ma non solo ed esclusivamente per valutare situazioni, diciamo così, ‘extra-ecclesiali’, ma anche, e purtroppo, per situazioni che nascono all’interno della vita della stessa Chiesa. Mi sembra chiaro, e credo che lo sia per molti, che la differenza di atteggiamento fra un’opportunità e una minaccia sia molto diverso e non mi soffermo quindi ad elencarne qui le caratteristiche se non racchiuderle in due sostantivi riassuntivi: apertura e chiusura. Molte sono le esperienze parrocchiali ‘quotidiane’ che ho avuto occasione di vivere e sentire in questi ultimi mesi o anni e che mi inducono in questo pensiero.

Vorrei però soffermarmi su due esperienze che hanno un respiro un po’ più ampio, un confine un po’ più grande di quello della parrocchia. L’ICFR è da anni croce e delizia della nostra Diocesi e dopo più di un decennio di esperienza e un paio di anni di verifica condotta con criteri scientifici il nostro vescovo ha tratto le conclusioni di tutto ciò mettendole per iscritto ed offrendo un convegno sull’argomento tenutosi recentemente al Paolo VI.

A mio avviso la gran parte delle parrocchie, pur attuandone il percorso, ha vissuto l’ICFR come una minaccia e non come un’opportunità. Ha visto in questa esperienza una sorta di animale alieno che veniva a minare alla base la struttura stessa della catechesi e quindi della vita parrocchiale stessa. Non è stata in grado di coglierne invece l’opportunità di un rinnovamento o quantomeno di mettere in atto una sana verifica interna sul modo di essere annunciatori e missionari della Parola di Dio. Vedere un’opportunità non significa essere sanamente (e santamente) critici nei suoi confronti, significa anzi cercare di scoprirne tutti i lati positivi e negativi per trarne “più vantaggio” possibile. Vedere una minaccia significa chiudersi, non rispondere alle sollecitazioni, fare di testa propria, non seguire le indicazioni del vescovo, non fidarsi del laico o del sacerdote di turno, mormorare, etc.. etc.. Gli “organismi di partecipazione ecclesiale” sono da anni presenti nella vita delle nostre comunità parrocchiali e come dice il nome stesso dovrebbero essere luogo di comunione dove laici e sacerdoti partecipano e condividono le scelte della vita pastorale della comunità.

Questi organismi si estendono dal Consiglio Pastorale Parrocchiale fino al Consiglio Pastorale Diocesano, passando per quello zonale. Il Consiglio pastorale della mia zona, alla fine di un lavoro interno di conoscenza delle varie realtà locali, ha deciso di indire una riunione dei vari CPP con l’intendo di allargare la condivisione e la conoscenza. Ancora una volta questa opportunità è stata vista come una minaccia, come un problema da cui difendersi e l’occasione di accrescere la condivisione e la comunione è andata perduta. Altri esempi potrebbero essere elencati, ed il problema non è la solita dualità fra sacerdoti e laici, ma il modo di approcciarsi alle sollecitazioni che ci vengono dalla vita ecclesiale. Credo che se fossero vissute alla luce del Vangelo le potremmo vivere sempre di più come “opportunity” invece che come “threat”.


GIANDOMENICO GIRARDELLI 28 mag 2017 20:35