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Amatrice
di MASSIMO VENTURELLI 19 gen 2017 07:57

Centro Italia: paura tra scosse e neve

Ieri, nel breve volgere di pochi minuti tre violente scosse di terremoto hanno gettato nel panico e nello sconforto popolazioni già duramente provate. Sul Gran Sasso una slavina provocata dal sisma ha travolto un hotel. Preoccupazione per la sorte degli occupanti. Dalla Protezione civile lombarda l'invio di uomini e mezzi

La terra ha ripreso a tremare violentemente nelle zone dell'Italia centrale messe in ginocchio dai fenomeni sismici che si sono succeduti dal 24 agosto dello scorso anno. Ieri tre forti scosse tutte superiori al 5.1 della scala Ricter  hanno fatto tornare la paura e tanto scoraggiamento. A rendere ancora più problematica la situazione anche una situazione climatica decisamente ostile con una fitta coltre di neve. Le scosse sarebbero anche la causa di slavine che si sono sono registrate nelle zone montuose. La pù grave a Farindola in provincia di Pescara alle pendici del Gran Sasso ha travolto i isolato un  hotel in cui sarebbero imprigionate una trentina di persone. Tra le popolazioni già duramennte provate aumenta veritginosamente lo sconforto. Dal sito www.redattoresociale.it riportiamo una dettaglitra presetazione della situazioni nelle localiità colpite

Ceriscioli: "E’ una catastrofe". Il presidente della Regione Marche non usa mezzi termini per definire la situazione che stanno vivendo le popolazioni marchigiane colpite dal sisma. Dopo il terremoto di agosto e ottobre e le forti nevicate di questi giorni, questa mattina le tre nuove scosse. "All’emergenza che stiamo vivendo da agosto si è aggiunta la neve alta fino a due metri - spiega Ceriscioli -. Tante realtà isolate e difficoltà diffuse. Situazioni a cui si sono aggiunte le scosse ulteriori di oggi che hanno creato una situazione catastrofica. Tanto che sulle strade il combinato neve-terremoto ci ha costretto per la prima volta a lanciare un allarme slavine". 

Zingaretti: “Non risultano danni”. Il presidente della Regione Lazio: "Terremoto: non ci sono segnalazioni di danni nelle zone di confine con l’Abruzzo. Siamo tutti mobilitati per stare vicini alle persone che vivono una situazione eccezionale. Ad Amatrice è in corso una riunione per monitorare il territorio e soprattutto le frazioni dove c’è più disagio anche per le forti nevicate di questi giorni".

L’Aquila: aperti moduli provvisori. Il Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, rende noto che, in seguito alla scossa di terremoto di intensità 5.3 con epicentro nel Comune di Montereale, e di quelle che si stanno susseguendo, sono state attivate tutte le funzioni del Centro operativo comunale, e non solo quelle legate all’emergenza neve, già operative da stamani per via della neve. Attualmente non ci sono segnalazioni di danni a persone o cose nel Comune dell’Aquila, ma sono in corso accertamenti per ottenere ulteriori notizie. "Per dare ospitalità ai cittadini che non volessero stare nelle prossime ore nelle proprie abitazioni - aggiunge il sindaco - sono aperti i musp ed edifici comunali, pronti all’accoglienza”. Il sindaco comunica inoltre che "sono stati evacuati tutti gli uffici comunali e che rimangono in funzione il Coc e i servizi legati all’emergenza. Le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse anche domani, giovedì 19 gennaio".

Castelli (Ascoli Piceno): "Serve l’esercito”. “Sono con tutti i dipendenti in piazza Arringo, sotto al comune, nella neve, in una situazione apocalittica. Con tutta la razionalità del caso, siamo a zero gradi, ci sono frazioni isolate e in alcuni casi si è rimasti 48 ore senza elettricità". Perciò "credo ci siano tutte le condizioni per chiedere l’intervento dell’Esercito con il Genio per liberare le strade", perché "cosi’ non ce la possiamo fare". Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno, racconta di una città terrorizzata e in grande difficoltà". Ad Ascoli Piceno "abbiamo dei dispositivi in grado di affrontare i fenomeni nevosi, ma neve e terremoto insieme non si può fare", avverte Castelli. Il ministro dell’Interno Marco Minniti e quella della Difesa Roberta Pinotti "vengano qua perché non faccio il piagnisteo ma abbiamo gli sgombraneve in lavoro da 72 ore e non c’è più un’azienda privata con mezzi disponibili", quindi "sono convinto sarà raccolto il nostro sos" perchè "stavolta c’è davvero bisogno". Neve e terremoto costituiscono "una sinergia diabolica che non è ricordata in città", prosegue Castelli, ricordando poi che "l’interruzione di elettricità porta problematiche sociosanitarie importanti, abbiamo dei dializzati".

Protezione civile: “In corso verifiche”. A seguito degli eventi sismici registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia tra le regioni Lazio e Abruzzo alle ore 10.25 con magnitudo 5.3, alle 11.14 con magnitudo 5.4 e alle 11.25 con magnitudo 5.3, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con la Dicomac insediata a Rieti, si è messa in contatto con le strutture locali del Sistema nazionale di protezione civile, oltre che con le strutture operative già dispiegate da mesi sul territorio. Dalle verifiche effettuate, gli eventi - con epicentri individuati tra i comuni di Montereale, Capitignano, Amatrice, Campotosto, Barete, Pizzoli e Montereale - sono risultati avvertiti dalla popolazione, e sono in corso tutte le necessarie verifiche per eventuali danni a persone o cose. 

Dalla Lombardia, intanto, sono stati inviati nelle zone colpite mezzi e volontari che dovranno occuparsi principalmente dell'emergenza neve. Su richiesta del dipartimento nazionale di Protezione civile sono partiti er l'Abruzzo la Colonna Mobile Regionale e le Colonne Mobili Provinciali di Bergamo, Como, Cremona, Mantova e Varese. In totale un centinaio di volontari e 30 mezzi"

MASSIMO VENTURELLI 19 gen 2017 07:57