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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 03 mar 2017 08:41

"Innamorati della bufera"

Dal prossimo 20 aprile prenderà il via l'VIII edizione del Mese Letterario organizzata dalla Fondazione San Benedetto. “Viaggiatori innamorati della bufera – La vita un viaggio duro, ma meraviglioso” è il titolo della rassegna quest’anno ospitata all’Auditorium Capretti (Istituto Artigianelli – via B. Avogadro, Brescia)

"Ci sono canzoni che mi danno un profondo senso di struggimento. Sono le canzoni che amo di più. 'Tomorrow is a long time’, questo vecchio brano di Bob Dylan che tanti, immagino, non avranno mai sentito, è una di queste. 'La bellezza salverà il mondo", scrisse Dostoevskij, ‘la bellezza salverebbe me’, canta Dylan. Senza la bellezza e l’amore nulla ha volto, nulla ha significato". Sono parole di Riro Maniscalco – pesarese trapiantato a New York, cantautore e scrittore – che il 20 aprile aprirà l’VIII edizione del Mese Letterario parlando proprio di Bob Dylan. “In maniera sorprendente, al di là di ogni aspettativa, su questo evento c’è sempre una grande attesa” ha esordito il presidente della Fondazione San Benedetto Graziano Tarantini. A un giorno dall’annuncio dell’avvio di questa edizione erano, infatti, già 150 le iscrizioni. “Viaggiatori innamorati della bufera – La vita un viaggio duro, ma meraviglioso” è il titolo della rassegna quest’anno ospitata all’Auditorium Capretti (Istituto Artigianelli – via B. Avogadro, Brescia). Il successo del Mese Letterario risiede nella capacità comunicativa dei relatori, nel saper testimoniare come l’incontro con un autore abbia cambiato loro la vita. Ne è convinto il presidente Tarantini: “I relatori sono sempre molto ‘originali’, la cui originalità è data dal fatto che non sono necessariamente accademici, sono soprattutto persone che riescono a comunicare l’entusiasmo che hanno ricevuto attraverso la lettura di un autore, di un libro”.

Il secondo appuntamento è in calendario giovedì 27 aprile con Valerio Capasa, docente di materie letterarie nei licei e critico letterario, che si cimenterà con i versi di Ugo Foscolo. La formula della passata edizione si ripete anche quest’anno: dopo la presentazione nel 2016 dell’ultimo volume di Luca Doninelli, quest’anno la kermesse ospiterà il docente di Astronomia e Astrofisica Marco Bersanelli, autore de “Il grande spettacolo del cielo”, atteso giovedì 4 maggio. Cosa c’entra uno scienziato con il Mese Letterario? “Ribadiamo sempre che la letteratura è il centro propulsore, non qualcosa di avulso dalla vita. Il fatto che uno scienziato faccia vedere come è stato guardato il cielo – ha sottolineato Tarantini – attraverso l’arte, la letteratura, la poesia e la scienza, mostra il valore della conoscenza, del sapere”. In tal senso “ci ispiriamo all’intervento che papa Benedetto avrebbe dovuto pronunciare all’Università La Sapienza, in cui riprendeva il concetto di università medievale dove erano presenti tutte le discipline, ma tutte quante, in qualche modo, tendenti alla conoscenza della verità”. Non ha bisogno di presentazioni l’ultimo relatore. Ospite sin dalla prima edizione del Mese Letterario, giovedì 11 maggio, Edoardo Rialti – attraverso le parole di Virgilio, cantore del viaggio di Enea e guida d'eccezione nella Divina Commedia – chiuderà il ciclo di appuntamenti.

Bob Dylan, Ugo Foscolo, Virgilio e la volta celeste – con tutta l’attrattiva che quest’ultima ha sempre esercitato nei secoli sull’uomo - faranno da bussola per tutti i “viaggiatori” che, grazie al Mese Letterario, vorranno affrontare la bufera, metafora dell’esistenza: “Una delle funzioni più nobili della letteratura – ha sottolineato Giannantonio Sampognaro, uno dei tanti volontari impegnati nella preparazione della rassegna – è spronare le persone ad affrontare con coraggio quel grande percorso che è la vita, anche attraverso le asperità”. Tutte le serate iniziano alle 20.30. Per iscriversi consultare il sito www.fondazionesanbenedetto.it.

ROMANO GUATTA CALDINI 03 mar 2017 08:41