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Bergamo
di REDAZIONE 27 apr 2017 09:00

"In nome della madre"

La settima edizione di "Golgota. La Collina della Vita" giunge al termine con il terzo appuntamento del cartellone. Golgota propone un grande nome del panorama del teatro nazionale. In scena Patrizia Punzo, attrice di origine bergamasca, che porterà in scena "In nome della madre" di Erri De Luca sabato 29 aprile alle 21 presso la Pieve S. Maria Assunta di Solto Collina di Bergamo

La settima edizione di "Golgota. La Collina della Vita" giunge al termine con il terzo appuntamento del cartellone. Il piccolo festival di teatro sacro sotto la direzione artistica di Walter Spelgatti, promosso da deSidera con il sostegno dei comuni di Fonteno, Solto Collina, Riva di Solto e Proloco la Collina ha riscosso anche quest'anno un grande successo di pubblico portando centinaia di spettatori sulla Collina, nelle Chiese e per le vie dei borghi, facendo conoscere così il territorio attraverso la cultura e, in particolare, il teatro. Golgota propone un grande nome del panorama del teatro nazionale. In scena Patrizia Punzo, attrice di origine bergamasca, che porterà in scena "In nome della madre" di Erri De Luca sabato 29 aprile alle 21.00 presso la Pieve S. Maria Assunta, Solto Collina di Bergamo. “In nome della madre” è la storia di Maria, in ebraico Miriàm, la madre di Gesù. E' solamente la storia dei nove mesi che vanno dal concepimento alla nascita del figlio, una vicenda che almeno crediamo di conoscere, ed è uno dei momenti fondanti della religione cristiana.

L’angelo, i pastori, la stella cometa, il bue e l’asinello sono parte del nostro immaginario, ma la particolarità di “In nome della madre” è che il racconto è affidato a Maria, con la sua età, le sue parole, le sue ansie e le sue certezze. Erri De Luca è un profondo conoscitore dell’ebraico antico e delle Sacre Scritture e un ateo dichiarato. Ciò che più colpisce in questa sua opera sono l’Amore e il rispetto che ha verso questa ragazzina, vissuta più di duemila anni fa, che si trova a vivere improvvisamente una vicenda che avrebbe potuto schiacciare chiunque, ma che con tenacia, semplicità e soprattutto con la Fede riesce a governare. Proprio perché è Maria a parlarci direttamente, a descrivere gli stati d’animo suoi e di chi la circonda, è lei a condurci da Bethleem a Nazareth, è lei che ci “presenta” Gesù appena nato.

La scenografia è essenziale: due sedie e due teli di stoffa. Non serve altro per raccontare questa storia. Serve un’attrice istintiva, solida e soprattutto generosa come Patrizia Punzo, non più ragazzina, madre lei stessa, donna del nostro tempo. Sembra così lontana da Maria, dalla sua vita e il suo non poteva quindi essere un lavoro di immedesimazione. Sin dal principio il viaggio di Patrizia verso Maria è stato complicato, pieno di dubbi….siamo partiti proprio da quelli. I suoi dubbi sono diventati quelli di Maria, le nostre incertezze sono diventate la chiave per provare ad avvicinarci a questa storia e soprattutto per trovare il modo di raccontarla. Patrizia non ci mostra Maria, partecipa la sua tenacia, la sua semplicità, la sua Fede e questo ormai avviene ogni volta che compie questo viaggio… in nome della madre. Ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.

REDAZIONE 27 apr 2017 09:00