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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 15 nov 2017 09:57

Un gospel per salvare i bimbi dalla fame

Sabato 18 novembre, alle 20.45, nella chiesa parrocchiale di San Giacinto a Lamarmora si terrà il concerto a scopo benefico “Jesus you are the life” della Bassano Bluespiritual band. L’evento è organizzato dall’associazione Uta (Uniti per Tanguiéta e Afagnan), creata vent'anni fa dai Fatebenefratelli

“La bellezza salverà il mondo” scriveva Dostoevskij. E sarà la musica, che probabilmente è una delle più alte espressioni con le quali la bellezza si palesa, a tentare di salvare i bambini denutriti ricoverati nel reparto di neonatologia dell'ospedale di Tanguiéta nel Benin. Sabato 18 novembre, alle 20.45, nella chiesa parrocchiale di San Giacinto a Lamarmora si terrà, infatti, il concerto a scopo benefico “Jesus you are the life” della Bassano Bluespiritual band. L’evento è organizzato dall’associazione Uta (Uniti per Tanguiéta e Afagnan), creata vent'anni fa dai Fatebenefratelli con il compito di raccogliere fondi per l’ospedale nel Benin e per quello di Afagnan in Togo. La direzione musicale del coro è affidata al maestro Lorenzo Fattambrini che ha messo a punto un programma composto da 18 brani. I biglietti sono disponibili (offerta minima di 10 euro) al Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli e alla porta della chiesa al momento dell'ingresso. Tanti più biglietti verranno venduti tanti più bambini potranno essere aiutati.

Negli ultimi anni la situazione è precipitata. A seguito della crisi economica il numero di bambini passati dalle corsie dell’ospedale di Tanguiéta è raddoppiato: da 3.000 a 6.000. Il 20% di loro arriva in condizioni disperate e i medici si trovano spesso impegnati nel tentativo di strapparli a una morte certa. Fra il personale medico c'è un uomo che ha dedicato la propria vita all'Africa e ai suoi figli sempre più affamati, testimoniando eroicamente la carità di Cristo. È il missionario della Valle Camonica fra Fiorenzo Priuli che vanta 48 anni di presenza fra i bisognosi del continente africano. Lo chiamano “l’uomo dalle mani d’oro”. Fratel Fiorenzo ha pronunciato i voti di povertà, obbedienza e ospitalità sulle orme di San Giovanni di Dio, il fondatore dei Fatebenefratelli. Il missionario è stato insignito della Legion d’onore a Lomé nel 2002, senza dimenticare l'assegnazione del Premio Cuore Amico nel 2004. L’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), inoltre, dal 1992 lo convoca ogni anno come esperto delle malattie tropicali. Nel corso del tempo ha maturato una vasta esperienza come chirurgo dando un grande impulso all'ospedale di Tanguiéta come a quello di Afagnan. È stato il primo a operare e riabilitare i ragazzi paralizzati alle gambe in seguito alla poliomielite; il primo ad occuparsi seriamente di Hiv e Aids e a scoprire l’efficacia delle foglie del “Combretum micranthum” nel rallentare il processo della malattia nelle persone sieropositive. Se in Africa l’Aids è una piaga, l’impossibilità di accedere al cibo provoca effetti altrettanto devastanti. Stando a un recente studio dell'Oms, il numero di decessi di bambini sotto i cinque anni causati da malnutrizione è pari a 3,1 milioni ogni anno. Vorremmo dire che dall'Africa si alza un grido di aiuto ma di questi bambini, nell'aria, rimane solo l'eco di un pianto strozzato dalla fame.

ROMANO GUATTA CALDINI 15 nov 2017 09:57