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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 20 lug 2017 08:33

Tante luci e...ombre

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Il presidente di Confartigianato Eugenio Massetti ha presentato il lavoro realizzato dall’Ufficio studi: un mondo forte che si confronta con i problemi

Un vero e proprio vademecum non solo per conoscere la realtà della piccola impresa bresciana, ma anche uno strumento per mettere a fuoco la conoscenza di alcuni fattori fondamentali per gli imprenditori perché possano muoversi con agilità ed efficacia nel mondo della produzione e per le istituzioni perché (finalmente) mettano mano a interventi finalizzati al sostegno di quella che, numeri alla mano, è la colonna portante del sistema economico locale e nazionale.

Questo e altro ancora è il “Rapporto 2017 artigianato a piccole imprese” messo a punto Ufficio studi della sigla di via Orzinuovi presieduta da Eugenio Massetti. Al 31 dicembre 2016 le imprese artigiane registrate a Brescia erano 34.862 (il 29,2% del totale), con un saldo negativo di 439 unità rispetto all’anno. Alla stessa data erano 3991 le imprese artigiane gestite da under 35 (l’11,4% del totale), 5257 quelle a conduzione femminile (13,9%) e poco più di 4800 quelle gestite da stranieri. Sette sono i settori che più di altri nel corso del 2016 hanno fatto da traino al sistema delle imprese artigiane: quello delle attività di supporto per le funzioni d’ufficio e di supporto alle imprese, quelle di servizio per edifici e paesaggio, le attività creative, artistiche e di divertimento (segno di un territorio che ha scoperto che di cultura si può anche vivere, ndr); quelle della riparazione di computer e di beni di uso personale per la casa, quelle per la riparazione, la manutezione e l’installazione di macchine e apparecchiature, le attività di servizi per la persona e la fabbricazione di mobili.

Una realtà così composta ha saputo, nel corso dell’anno, garantire una certa stabilità al mercato occupazionale, perché come ha sottolineato Eugenio Massetti, “quando c’è lavoro l’artigiano assume, senza preoccuparsi di incentivi fiscali e altro ancora”. Tra i dati sottolineati nel corso della presentazione quello relativo al calo delle esportazioni (-1,2% rispetto al 2015) e, in questo panorama, quelli rilevanti verso la Turchia (-16%) per ragioni legate al clima politico interno, verso l’Algeria (-22,5%) frutto del calo del prezzo del petrolio che ha impoverito il Paese, e verso la Gran Bretagna (-10,5%) primo risultato evidente della Brexit. Contraffazione, abusivismo, accesso al credito e fiscalità locale sono elementi che emergono dal Rapporto 2017 come importanti ostacoli allo sviluppo e alla crescita delle imprese artigiane bresciane. Le note maggiormente dolenti, come ha ricordato il presidente Massetti, continuano ad arrivare dal rapporto con le banche ancora restie a concedere credito alle imprese, limitando la possibilità di investimenti.

MASSIMO VENTURELLI 20 lug 2017 08:33