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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 04 ott 2016 18:24

Migrazioni, sviluppo, solidarietà

“Migrazioni, sviluppo, solidarietà - Le fondazioni tessono reti di collaborazione” è il tema che ha caratterizzato l’incontro aperto al pubblico con i rappresentanti delle 18 fondazioni bresciane aderenti ad Assifero

“Migrazioni, sviluppo, solidarietà - Le fondazioni tessono reti di collaborazione” è il tema che ha caratterizzato l’incontro aperto al pubblico - con i rappresentanti delle 18 fondazioni bresciane aderenti ad Assifero (Associazione italiana delle fondazioni ed enti della filantropia istituzionale) - svoltosi oggi presso la sede della Congrega della Carità apostolica, in occasione della Giornata europea delle fondazioni e dei donatori. “La questione delle migrazioni – ha sottolineato Roberto Cammarata, presidente della Fondazione Asm – troppo spesso viene individuata unicamente dal punto di vista dell’emergenza: siamo costantemente in emergenza rispetto a questo fenomeno tanto che dovremmo cominciare a non considerarla più come tale. È un fenomeno strutturale sebbene sia in continua evoluzione”.

Circa le novità approntate dalle realtà filantropiche bresciane sul fronte del fenomeno migratorio: “Quest’anno – è il commento di Cammarata – abbiamo individuato un progetto. Speriamo di avere una risposta positiva nelle prossime settimane da parte di fondazione Cariplo e di un gruppo di fondazioni alcune delle quali aderenti ad Assifero a livello nazionale. Abbiamo partecipato a un bando legato al tema delle migrazioni denominato “Never alone” che riguarda il mondo dei minori stranieri non accompagnati. Il tema delle migrazioni presuppone l’analisi di diversi aspetti, fra questi figura il tema dei rifugiati che oggi fanno la parte del leone rispetto alla dimensione quantitativa del fenomeno migratorio nel nostro paese. È un fenomeno molto diverso rispetto a qualche anno fa: se prima venivano persone in cerca di lavoro, oggi vengono principalmente persone in fuga da situazioni di guerra, di estrema povertà e indigenza, con la necessità di trovare condizioni minime di accoglienza, persone spesso in transito nel nostro paese e non in cerca di una dimensione di stanzialità. Con la Fondazione Museke, che non è aderente ad Assifero, per esempio, abbiamo elaborato questo progetto per rinnovare le modalità di accoglienza con un riferimento particolare ai minori stranieri non accompagnati. Quest’ultimi sono una fetta sempre più consistente delle popolazioni in movimento e vanno considerati, se mai lo sono stati, non come un problema a cui dare una risposta, ma come una ricchezza di rinnovamento della società, grazie alla capacità di crescere in un’integrazione positiva, uno stimolo una ricchezza più in generale per le nostre prospettive di crescita sociale. Questo necessità però di strumenti che affrontino la questione non più da un punto di vista problematico/emergenziale, ma da una prospettiva volta alla costruzione di una rete d’integrazione e promozione delle capacità che questi ragazzi possono maturare sul territorio”.

ROMANO GUATTA CALDINI 04 ott 2016 18:24